L’Italia del Covid-19 vista attraverso twitter, l’analisi di Alkemy Lab

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di Rosina Musella

Pubblicate da Alkemy Lab le mappe interattive che riportano i dati degli ultimi mesi relativi alle pubblicazioni degli utenti Twitter Italia, filtrati in base all’utilizzo degli hashtag #covid, #coronavirus, #coronavirusitalia, per analizzare i comportamenti della popolazione in relazione alla diffusione del virus e alle sue conseguenze.
Da quando il governo italiano ha messo in atto le misure volte al contenimento del Covid-19, le cittadine e i cittadini si sono ritrovati di fronte ad una situazione nuova, scomoda, ma per alcuni alleggerita dalla possibilità di potersi mantenere in contatto e in continuo aggiornamento grazie ai mezzi digitali a propria disposizione. Proprio con la digitalizzazione lavora Alkemy Spa, realtà italiana quotata sul Segmento Star del mercato Mta di Borsa e nata nel 2012 con l’obiettivo di accompagnare le aziende verso la digital transformation, azione che, in questo periodo, sembra più necessaria che mai. Alkemy abilita l’innovazione del business delle imprese definendone la strategia attraverso l’utilizzo della tecnologia, dei big data e della creatività e stimolando l’evoluzione del modello di business di pari passo con l’innovazione tecnologica e i comportamenti dei consumatori. Il Gruppo presenta al suo interno anche un laboratorio di Ricerca e Sviluppo, Alkemy Lab, nodo di una rete di startup, aziende, università, coworking, hub innovativi e agenzie, focalizzato sullo sviluppo di progetti Ricerca e Sviluppo, puntando sulla creazione di servizi, prodotti e modelli che esplorano nuovi orizzonti nell’ambito delle tecnologie d’avanguardia; proprio Alkemy Lab, nelle scorse settimane, ha pubblicato una serie di mappe interattive per poter studiare l’andamento dei topic più trattati dagli italiani nell’attuale situazione di restrizione obbligatoria.
A parlarci di come hanno reagito le aziende a questa situazione e a come lavora Alkemy Lab, Duccio Vitali, amministratore delegato di Alkemy, e Alessandra Spada, alla guida dell’Alkemy Lab.

Perché Alkemy’?
D.V.: Alkemy perché siamo un’alchimia di competenze e una comunità professionale di quasi 700 persone caratterizzate da esperienze e abilità diverse, ma unite nei valori e nella cultura aziendale. Alkemy gestisce, infatti, ampi progetti volti a trasformare ed evolvere il business dei propri clienti verso una sempre maggiore digitalizzazione, fornendo assistenza dalla fase di definizione della strategia da intraprendere, sino alla fase di implementazione ed alla successiva gestione della stessa.


Quali aziende si sono adattate meglio, in questo periodo?
D.V.: Sicuramente quelle che avevano già iniziato a muoversi nell’ambito di un percorso di digitalizzazione. Il disagio per molti è non avere la strumentazione adatta per collegarsi in smart-working, ma questa è solo la punta dell’iceberg: il problema è che chi non aveva iniziato un percorso di digitalizzazione, ora si trova in difficoltà. Ad esempio, il settore delle banche è abbastanza indietro, ma ci sono realtà diverse: cito un cliente con cui lavoriamo da tanto, Santander, che, essendo avanti nel processo di digitalizzazione, in questo periodo non ha avuto particolari difficoltà a spostare i suoi servizi online. L’immagine, comunque, è abbastanza coerente con quella dell’Italia, indietro su questo fronte; magari questo momento potrebbe essere una spinta a migliorare.

In queste settimane è aumentata la richiesta di consulenze?
D.V.: Con questa crisi sta accelerando l’urgenza di intraprendere e velocizzare questo processo, perché alcune realtà, non potendo contare sul supporto di canali digitali forti, non riescono a mantenere il contatto con i loro clienti e questo rende le aziende meno competitive. Quindi sì, abbiamo ricevuto richieste da nostri clienti e non, e il lavoro fatto in questi otto anni per posizionarci come punto di riferimento delle grandi aziende ci sta “favorendo”, permettendoci di posizionarci come interlocutore privilegiato. 

Cos’è Alkemy Lab?
D.V.: Nel 2015 Alkemy ha acquisito la società TSC Consulting, al cui interno esisteva già il laboratorio di ricerca e sviluppo, integrato in Alkemy dall’acquisizione. Occupandosi di tecnologia, trasformazione di modelli di business e di innovazione digitale, Alkemy deve, per definizione, avere uno stream continuo e auto-rigenerativo di ricerca e sviluppo, in modo da poter anticipare l’innovazione di domani. Questo rappresenta Alkemy Lab, un veicolo per promuovere l’innovazione a livello di Gruppo. Inoltre, le sue sedi principali sono nel sud Italia, a Cagliari e Rende (CS), ed è guidato da una donna: questo è per noi motivo di orgoglio.
A.S.: Siamo costantemente in contatto con le università della zona, collaboriamo per l’elaborazione di programmi e realizzazione di stages e tirocini. Riusciamo, così, a permettere alle persone di lavorare nei loro territori d’origine e generiamo conoscenze professionali nelle regioni in cui lavoriamo, mantenendo una contaminazione continua anche con altre regioni d’Italia. Il lab rappresenta, quindi, un nodo di lavoro il cui obiettivo è proporre ad Alkemy, alla sua rete di clienti e partner, esperienze immersive nelle nuove tecnologie.

Come funziona una ricerca?
A.S.: Nel lab adottiamo le metodologie innovative dell’R&D Agile Mindset, coniugando funzionalità digitali e tecnologiche adattabili a diversi contesti. Alcuni filoni interessanti hanno a che fare con la sicurezza e la blockchain, un ambito che ci permette di essere dei precursori nel lavoro con queste tecnologie, utili in vari contesti: è possibile fare sperimentazioni sui nuovi modelli di carte, tessere fedeltà, membership, strumenti che stanno modificando il mercato, oppure formare ciò che è definito figital: l’unione tra il mondo fisico e digitale. Per le ricerche legate al COVID-19, con un’analisi partita da metà febbraio, abbiamo potuto rilevare alcuni andamenti, specificati in base a nuovi modelli di analisi del topic modeling (aggregazione di dati in base a frasi o parole chiave) ricavando dati sia da fonti ufficiali, sia attraverso le schede dei canali Reddit, Twitter, Telegram, per fare una ricerca quanto più possibile bilanciata su argomenti specifici. Nella ricerca effettuata su Twitter Italia sono emersi, all’inizio, tre grandi filoni: ‘stare a casa’, ‘ricerca informazioni’ e ‘politiche europee’. Questi variano di regione in regione e il loro andamento generale, nel corso delle settimane, si modifica in base a quello che succede a livello nazionale, ad esempio si fa sempre più spazio il topic ‘salute’ e, nelle ultime settimane, il topic ‘stare a casa’, sta lasciando piede ad un nuovo filone, che è quello dell’ immigrazione.

Tutte le mappe elaborate da AlkemyLab sono consultabili al sito: https://alkemylab.carto.com/maps