Lo scacchiere mediorientale e la sua dannazione storica

in foto Peter O' Toole nelle vesti di Lawrence d'Arabia

Per capire da dove abbia potuto prendere le mosse l’incendio che dalla notte dei tempi dilaga periodicamente per poi ritornare a covare sotto la cenere nell’est del mondo, è opportuno andare indietro con la mente almeno fino ai primordi del cristianesimo. Basterà pensare a quanto accadde tra la popolazione di Israele e quelle degli stati vicini per averne una prima idea. Non è superfluo inoltre dare un ripasso alla “maledizione biblica” più volte chiamata in causa da ciascuna delle parti coinvolte. Osservato con gli occhi del tempo attuale, sembrerebbe che la cosiddetta maledizione appena richiamata possa avere lo stesso impatto reale delle profezie di Nostradamus. Compiendo un salto da Guinnes dai tempi appena ricordati fino all’ inizio del secolo scorso, è agevole verificare che sono stati in tanti a cimentarsi sull’argomento. Essi hanno preso spunto da angoli visuali diversi, tutti dotati di una ratio che potrà anche far discutere, ma comunque non può essere disattesa d’emblée. In particolare fa pensare quanto affermò il Colonnello T. E.Lawrence, agente della Intelligence, al servizio di Sua Maestà britannica, inviato negli anni della prima guerra mondiale in Arabia Saudita. In quel paese, allo scoppio dell’ insurrezione di quelle popolazioni contro l’ oppressione turca, abbracciò sensa preclusioni la causa di quella gente. In uno dei molti episodi che lo videro coinvolto di persona in azione con quelle tribù, così a quel tempo erano organizzati i gruppi sociali che popolavano quei territori, affermò al cospetto dei notabili in testa ai rivoltosi, che tutti loro non avrebbero smesso mai di combattere guerre fratricide se non avessero prima gettato via il rancore atavico che da sempre li vedeva l’ un contro l’altro armato. Quella di Lawrence d’Arabia, così chiamavano il Colonnello inglese gli abitanti di quelle terre, più che un’ ammonimento, era una constatazione, che riportò, corredata da molte riflessioni, nel suo libro ” I sette pilastri della saggezza”. In effetti El Aurence, l’ Oriente, così da quelle parti veniva tradotto il suo nome, sposò il sogno di quella gente perchè lo ritenne giusto. Era forte il suo rammarico che gli arabi, pur essendo dotati di buona intelligenza e di intuito non comune, non riuscivano a sottrarsi alle egemonie straniere. Una delle cause era la mole di retaggi tradizionali e di regole religiose oramai obsoleti, che costringevano quelle genti alla innaturale sottomissione, senza alcun valido motivo, a nazioni messe meglio di loro solo per l’ armamento. Anche se le generazioni più giovani avevano studiato in Inghilterra, alcuni di loro anche nelle migliori università del paese, non riuscivano a affrancarsi completamentre da quella forma di peccato originale. Nonostante l’aver praticato usanze diverse, ritornati in patria, avevano ripreso a ragionare come i loro antenati. Tutto ciò premesso, se si restringe l’osservazione a partire dalla costa a est del mar Mediterraneo fino a coprire con lo sguardo buona parte dell’ estensione della terraferma fino ail’ oceano Pacifico, è facile rendersi conto che quanto accennato ha percorso nello spazio e si è evidenziato nel tempo con diverse manifestazioni molto simili tra loro. Apparendo e scomparendo come un fiume carsico- sarà un caso, ma anche quei corsi d’acqua scorrono a est del Paese- quando il mondo è pronto a prendere atto che la colomba con il ramoscello d’ulivo sta per far calare il sipario dove è scritto “Fine”, ecco che la violenza riprende vigore e si riparte daccapo. Sta accadendo qualcosa di simile tra Serbia e Croazia, non tralasciando che, sempre nella parte orientale del pianeta, la violenza che non ha ormai più niente di umano, dilaga da tempo, avanzando inesorabilmente. Il conflitto tra Russia e Ucraina, nonostante gli innumerevoli e variegati tentativi di fare arrivare i belligeranti almeno al “cessate il fuoco”, a tutt’oggi sembra rimanere nel libro dei sogni. Fermo restante il concetto che le guerre si combattono, da sempre, esclusivamente o quasi, per interessi economici, non si può omettere di evidenziare che, all’ inizio del primo secolo del terzo millennio, sia l’oscurantismo religioso a dare vigore ai peggiori istinti umani. Solo per citare alcuni di questi casi, Iran e Afghanistan sono ottimi testimonial di una sequenza di paesi nelle stesse condizioni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: vite stroncate anche solo per una parola o un atteggiamento interpretati come una grave lesione della maestà di chi è al potere in quel momento; relazioni internazionali che sono andate oltre ogni possibile e concepibile inadeguatezza, arrivando giusto a un passo dal passare dalle parole ai fatti, dalle feluche diplomatiche ai copricapo militari, elmetti compresi. Si inizia a sentir parlare sempre più spesso dagli addetti ai lavori che, quando l’Intelligenza Artificiale avrà terminato il rodaggio, tutto quanto innanzi descritto e ipotizzato, su indicazione di uno o più freddi e insensibili algoritmi, a prescindere da tutto e tutti, darà il via alla scomparsa dell’ umanità. La circostanza rimanda a un episodio accaduto nei pressi del villaggio a metà degli anni ’50. Un bambino dell’epoca si ammalò con una forte tosse e non voleva saperne di bere lo sciroppo, La nonna, pia e timorata di Dio, gli si avvicinò brandendo tra le mani un crocefisso oversize. Accompagnò il suo comportamento con il far notare che, se non avesse bevuto bevuto quel medicinale, l’ inchiodato de quo lo avrebbe chiamato con sé all’altro mondo. Il piccolo ammalato chiese alla nonna perchè avesse rapporti con quell’oggetto e perchè non lo avesse ancora dirupato dalla finestra che dava su un burrone praticamente inaccessibile. Non solo il piccolo malato non ottenne risposta, quanto dovette sopportare ancora per anni la presenza in casa di quel coinquilino. Se esiste il rischio, seppur miinimo, che l’ A.I. possa fare realmente scherzi del genere, sarà indispensabile che prima di mettere in giro su larga scala una creatura del genere -ricorda da vicino l”homunculus delle vecchie religioni -si predisponga quanto meno un antidoto efficace.Almeno finché si è in tempo per farlo.