L’Officina Culturale & Multimediale al Liceo Sabatini Menna di Salerno

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Il liceo Sabatini Menna

Già da qualche tempo quando si parla di orientamento  a scuola, non si pensa più ad attività specifiche destinate a guidare i ragazzi verso un indirizzo di studio o un ambito lavorativo ma a una modalità della didattica che punta a far acquisire ai giovani la consapevolezza di sé, delle proprie attitudini e, di conseguenza, la capacità di decidere. Il progetto “Officina Culturale & Multimediale” finanziato dal Miur nell’ambito del Pon Scuola 2014/2020,  programma “Educazione all’Imprenditorialità” promosso dal Liceo Artistico Sabatini Menna di Salerno ha l’obiettivo di  promuovere la creatività, l’innovazione e la propensione al lavoro autonomo. “Le attività pianificate – si legge in una nota diffusa dall’istituto – tendono a sviluppare doti personali, competenze e conoscenze alla base di una mentalità e di un comportamento propositivo, avvicinando gli adolescenti al lavoro autonomo e alla micro imprenditorialità come possibile scelta professionale e di visione del futuro. Per Ester Andreola, dirigente scolastica del Sabatini Menna, si tratta, “di accompagnare costantemente la crescita del potenziale giovanile del Liceo Salernitano orientandolo verso iniziative tese alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale ampliando l’offerta  formativa verso tematiche innovative e utili al sistema economico e sociale locale”. “I ragazzi – continua la nota – stanno testando le loro idee orientando  motivazioni, passione e competenze personali verso l’avvio di nuove attività; scoprono le skills dell’imprenditore con formazione pratica e personalizzata muovendo i primi passi per trasformare la loro idea in realtà economica e sociale. La  loro propensione alla creatività riguarda il settore  fotografico,  la cinematografia e il teatro, la moda, il turismo, il designer e altre idee di nuove attività; tutto questo per far emergere “l’inclinazione all’imprenditorialità” anche latente nei ragazzi”.   Un progetto ambizioso fortemente voluto dalla professoressa Claudia Imbimbo, è scritto ancora nel comunicato, “non tanto perché si vuole fare di ogni ragazzo un futuro imprenditore, nonostante negli ultimi anni l’autoimprenditorialità si stia rivelando un percorso fruttuoso per la creazione di occupazione , in alternativa al lavoro dipendente ma per  mettere al centro della vita economica e sociale i giovani studenti e la scuola con l’obiettivo strategico di alimentare la crescita di nuovi talenti capaci di creare valore e lavoro”.           “La vera novità – spiega il docente e coach  Vincenzo Quagliano – sta nella convinzione che l’imprenditorialità sia una competenza chiave della cittadinanza attiva, preziosa per i cittadini di domani indipendentemente dal percorso di studio e di lavoro che imboccheranno perché insegna a essere flessibili, creativi, sensibili all’innovazione e capaci di reagire agli eventi in modo consapevole e responsabile, prevenendo i problemi e prevedendo i bisogni futuri…”.