L’Oréal: “Futuro beauty tech è personalizzazione e intelligenza artificiale”

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Milano, 19 nov. (Adnkronos) – Il futuro del beauty tech, il settore della tecnologia applicata alla cosmesi e alla bellezza, è la personalizzazione dei prodotti, per essere sempre più su misura alle esigenze e alle caratteristiche dei clienti. Con il supporto dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie miniaturizzate. A dirlo è Guive Balooch, a capo del L’Oréal’s Technology Incubator, a Milano per partecipare a un incontro per presentare le novità in ambito beauty tech di L’Oréal e incontrare le startup italiane. Il L’Oréal Technology Incubator ha sede a Clark, nel New Jersey, negli Stati Uniti e ha laboratori affiliati a San Francisco, in Giappone e in Francia. Pensato come una startup interna, il team di Balooch collabora con imprenditori, istituti universitari ed esperti in diversi ambiti per individuare ricerche e tecnologie innovative.

“Quello che ci possiamo aspettare dal beauty tech nei prossimi anni sono nuove spettacolari esperienze e la possibilità di fare cose che non si sarebbero potute fare prima, usando le tecnologie miniaturizzate e l’intelligenza artificiale”, spiega Balooch.

Ma, continua Balooch, “anche più pragmaticamente” il futuro del beauty tech è “più personalizzazione, in modo che ognuno abbia il prodotto perfetto, fatto per loro, ovunque vivano e qualunque sia il loro budget di spesa”, da personalizzare “solo con il loro smartphone e con prodotti che arrivano in poche ore alla porta di casa. Credo che questo è quello che succederà ed è questo che vedremo esplodere nei prossimi cinque anni”.

Il capo del L’Oréal Technology Incubator ricorda che “quando abbiamo iniziato il settore del beauty tech era un tela bianca e oggi il settore è assolutamente incredibile. Vediamo beauty tech ovunque, tante startup e grandi compagnie e ora i trend si stanno muovendo verso la creazione di valore per i consumatori e per le imprese. I vincitori di questo gioco sono quelli che stanno veramente cambiando la vita della gente”. Il consumatore “sta chiedendo sempre più servizi e il nostro approccio è di trovare i modi per risolvere i suoi problemi, che possono essere risolti solo da questo nuovo settore”.

Nel beauty tech, continua Balooch, “stiamo guardando a progetti all’intersezione fra bellezza e tecnologia per risolvere alcune delle sfide che i consumatori hanno da centinaia di anni e che possono essere solo risolte con la tecnologia”.

In questo senso “ci stiamo muovendo verso la personalizzazione: abbiamo realizzato diversi progetti per aiutare a personalizzare i prodotti, come il fondotinta, la cura della pelle, il colore per capelli. Stiamo guardando anche ai wearable, che possono dare informazioni personalizzate ai clienti sui raggi Uv e sull’ambiente, e ci occupiamo di tutta la gamma dalla realtà aumentata e virtual try-on”, spiega Balooch.