A cura di Antonio Arricale I futures dell’oro hanno chiuso la settimana in salita lo scorso venerdì, ma sono rimasti vicini al minimo di nove settimane del giorno precedente, con gli operatori A cura di Antonio Arricale I futures dell’oro hanno chiuso la settimana in salita lo scorso venerdì, ma sono rimasti vicini al minimo di nove settimane del giorno precedente, con gli operatori dei mercati che si sono posizionati grazie al rischio legato ad un aumento dei tassi di interesse USA. Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio sono saliti dello 0,38% o a 4,80 dollari, a 1.280,20 dollari l’oncia troy, vicino alla chiusura di venerdì. I prezzi dell’oro sono saliti giovedì a 1.273,40 dollari l’oncia troy, il massimo dal 18 giugno. I futures troveranno supporto a 1,273,40 dollari, il minimo dal 21 agosto e resistenza a 1.299,30 dollaro, il massimo dal 20 agosto. Sulla settimana il metallo è sceso dell’1,99%, vale a dire di 26 dollari, il secondo calo settimanale consecutivo. Nel suo discorso al simposio annuale tra i più autorevoli presidenti delle banche centrali ed economisti tenutosi a Jackson Hole, nel Wyoming, la presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha dichiarato che l’economia USA è in ripresa, così come il mercato del lavoro. Le sue dichiarazioni sono giunte dopo i verbali del vertice della Fed di luglio pubblicati mercoledì, che avevano mostrato che alcuni dei funzionari credono che il rafforzamento della ripresa ed i miglioramenti in corso nel mercato del lavoro siano una spinta per un inasprimento della politica monetaria. L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute è salito venerdì a 82,51, il massimo dal 6 settembre 2013, per poi attestarsi a 82,23. Restano al centro dell’attenzione le tensioni sulla crisi in Ucraina, in seguito all’allarme diffuso dalla NATO circa un aumento delle forze armate russe ai confini con l’Ucraina. Venerdì l’Ucraina ha dichiarato che la Russia ha lanciato un’ “invasione diretta” del suo territorio, dopo l’invio di un convoglio di aiuti umanitari oltre il confine dell’Ucraina orientale dove i ribelli filorussi stanno combattendo contro l’esercito ucraino. L’oro è spesso visto come un investimento rifugio nei momenti di incertezza geopolitica. I dati della Commissione Statunitense per le materie prime e i futures rilasciati venerdì hanno mostrato che gli hedge funds e i money managers hanno abbassato le previsioni rialziste per i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York per la settimana conclusasi il 12 agosto. Le posizioni lunghe nette hanno segnato 116.916 contratti la scorsa settimana, in calo del 12,5% rispetto ai 133.708 della settimana precedente. Nella settimana appena cominciata gli investitori attenderanno una serie di dati USA alla ricerca di indicazioni sulla forza della ripresa economia e su eventuali variazioni della politica monetaria. Gli USA rilasceranno i dati sul PIL, sulle vendite di case nuove, sugli ordinativi di beni durevoli, nonché sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Sempre sul Comex, l’argento con consegna a settembre è sceso venerdì dello 0,15%, o di 2,9 centesimi, a 19,38 dollari l’oncia troy. I prezzi dell’argento sono scesi giovedì a 19,28 dollari l’oncia troy, il minimo dal 12 giugno. Sulla settimana il metallo è sceso dello 0,71%, vale a dire di 14 centesimi, il sesto calo settimanale consecutivo. I dati della Commissione Statunitense per le materie prime hanno mostrato che le posizioni lunghe nette hanno segnato 16.523 contratti la scorsa settimana, rispetto ai 23.506 della settimana precedente. Sempre sul Comex, il rame con consegna a settembre è salito venerdì dello 0,9%, o di 2,8 centesimi, a 3,204 dollari la libbra. I prezzi lo stesso giorno erano saliti a 3,211 dollari la libbra, il massimo dal 10 agosto. Sulla settimana il rame è sceso dello 0,96%, vale a dire di 3,1 centesimi, nella speculazione che un calo della crescita economica cinese possa spingere gli investitori ad introdurre nuove misure di stimolo. La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, con il 40% della richiesta globale lo scorso anno. I dati della Commissione Statunitense per le materie prime hanno mostrato che le posizioni lunghe nette hanno segnato 16.523 contratti la scorsa settimana, rispetto ai 23.506 della settimana precedente. Borse asiatiche Tokyo inizia la settimana con il segno più Giornata positiva per la borsa di Tokyo, che inizia la settimana in rialzo dopo aver interrotto venerdì con un ribasso una lunga serie (nove per l’esattezza) di chiusure positive. A favorire il listino nipponico la debolezza dello yen che favorisce i titoli legati all’export. L’indice Nikkei ha terminato gli scambi con una plusvalenza dello 0,48% a 15.613,25 punti mentre l’indice Topix ha guadagnato lo 0,41% a 1.291,31. Tra le altre borse asiatiche Seul ha terminato la seduta con un incremento dello 0,20% e Taiwan con un +0,11%. Miste le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le contrattazioni, con Hong Kong che avanza dello 0,41% e Shanghai che lima lo 0,12%, mentre Singapore segna un +0,49%. Europa Borse euforiche in avvio. Londra chiusa per festività In Europa si scatenano gli acquisti, cosi come a Piazza Affari che mostra un’ottima performance. Oggi gli scambi dovrebbero essere ridotti per via non solo dell’assenza degli operatori per le vacanze estive ma anche per la chiusura della borsa di Londra per festività nazionale. Intanto si riflette ancora su Jackson Hole, dove i banchieri centrali del mondo, coordinati dal presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, si sono trovati concordi nel dire che un rafforzamento del mercato del lavoro migliorerà lo status dell’economia mondiale e che questa può resistere anche alla sollecitazione di tassi di interesse più elevati. Al contrario, il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi e della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, potrebbero essere costretti ad allentare ancora le maglie dei tassi, distribuendo nuovi stimoli. A livello macroeconomico c’è grande attesa per la diffusione dell’indice IFO tedesco, prevista alle ore 10:00. Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA mentre lo Spread si attesta a 155 punti base, con un calo di 4 punti base. Tra i mercati del Vecchio Continente, buona performance per Francoforte, che cresce dell’1,13% mentre Parigi registra un discreto guadagno dell’1,07%. Giornata positiva anche per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dell’1,03%. Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari troviamo le banche, guidate da Banca Mps, che vanta un incisivo incremento del 2,38%. Ben impostata Unicredit, con un incremento dell’1,65% e Banca Popolare di Milano, che evidenzia un bel vantaggio dell’1,64%. Buoni spunti su Enel, che mostra un vantaggio dell’1,69%. Occhi puntati su Telecom Italia in attesa del CdA di mercoledì prossimo, per approvare l’offerta sul 15% di GVT in mano a Vivendi.
I dati macro attesi oggi Lunedì 25 agosto 2014 Festa Gran Bretagna – Summer Bank Holiday 10:00 EUR Indice IFO fiducia aziende Germania 10:00 EUR Valutazione Situazione Attuale Tedesca 10:00 EUR Aspettative di Business Tedesco 16:00 USD Vendite di nuove abitazioni 16:00 USD Vendita di Case nuove (Mensile)