LVMH, dialogo con Ferretti per rilevare il marchio Riva

240
In foto Bernard Arnault

Secondo recenti indiscrezioni, LVMH avrebbe avviato contatti preliminari con alcuni azionisti cinesi e italiani di Ferretti, con l’obiettivo di esplorare una potenziale acquisizione del marchio Riva. Il noto brand di yacht di lusso di proprietà di Ferretti, è da tempo sinonimo di eccellenza, grazie a imbarcazioni sempre più innovative, caratterizzate da un design esclusivo e standard di sicurezza elevati.

L’acquisizione rappresenterebbe un’importante mossa strategica per LVMH, guidato da Bernard Arnault. Dopo aver consolidato la propria presenza in settori quali orologi, gioielli, cosmetici, pelletteria, moda (inclusa una recente partecipazione nella holding che controlla Moncler) e vini, il gruppo espanderebbe così la propria offerta nel segmento di lusso più esclusivo.

La nautica rappresenta un settore di grande interesse per LVMH, che potrebbe beneficiare di sinergie rilevanti attraverso l’integrazione di Riva nel proprio portafoglio di marchi alto di gamma, aggiungendo ulteriore valore al gruppo. Secondo gli analisti di Intermonte, infatti, tale operazione si inserirebbe in una strategia coerente di LVMH, volta a presidiare segmenti esclusivi destinati a un pubblico ad alta capacità di spesa.

Rimangono tuttavia dei dubbi su come altri marchi del gruppo Ferretti, che include anche yacht di medie dimensioni e persino pattugliatori militari, possano allinearsi con il posizionamento di LVMH. Al momento, si ipotizza che LVMH possa valorizzare selettivamente alcuni brand di Ferretti e disinvestire quelli meno strategici per il proprio core business. Un’acquisizione di questo tipo potrebbe dunque comportare una riorganizzazione e un’eventuale segmentazione del portafoglio marchi, con un focus particolare sulla valorizzazione del brand Riva.

Il contesto sembra favorevole: il gruppo cinese Weichai, che possiede il 37,54 per cento delle azioni di Ferretti, ha già in passato manifestato apertura verso cessioni strategiche. Tra gli altri azionisti figurano la Valea Foundation (13,06 per cento), Danilo Iervolino (5,22 per cento) e Piero Ferrari (4,56 per cento).