Mogliano Veneto (Tv), 29 mag. (Labitalia) – “Dallo spread alto in Italia non guadagna nessuno. Per questo siamo preoccupati, E quindi speriamo che sia finalmente finita questa campagna elettorale continua, e la prossima manovra economica prenda misure concrete per lo sviluppo del Paese”. Lo ha sottolineato all’AdnKronos il presidente di FederlegnoArredo, Emanule Orsini in occasione dell’assemblea dell’associazione svoltasi oggi a Mogliano Veneto.
Il presidente di FederlegnoArredo ha tracciato un quadro positivo della situazione, soprattutto grazie alle misure già adottate dal governo a favore del settore: “le legge di bilancio 2019 è stata la prima manovra economica del governo giallo – verde, e siamo riusciti ad assicurare il mantenimento e la proroga di alcune misure che riteniamo assolutamente indispensabili per la tenuta del settore: detrazioni per la riqualificazione energetica ed edilizia, il bonus mobili ed il rifinanziamento del piano per la promozione straordinaria del made in Italy: 90 milioni di euro nel 2019, che ci consentiranno di continuare a supportare la filiera sui mercati internazionali e di rafforzare ulteriormente gli investimenti sulle manifestazioni fieristiche”. E, ancora ha ricordato il presidente di FederlegnoArredo: “Grazie al dialogo con il Mise abbiamo ottenuto l’inserimento nel Dl Crescita del credito di imposta in favore delle pmi per la partecipazione alle fiere internazionali di settore”.
Tra i temi aperti ancora sul tavolo rimane per Orsini: “il pacchetto di agevolazioni fiscali per prodotti semilavorati composti per il 75 p.c. da materia riciclata che finalmente andrà a premiare il riutilizzo del legno all’interno della nostra filiera perchè – ha tenuto a ribadire Orsini – crediamo fortemente nell’economia circolare e stiamo lavorando affinchè anche questa misura, già contenuta in un progetto di legge approvato dalla Camera, sia inserita all’interno del Dl Crescita”.
Infatti, il presidente di FederlegnoArredo ha spiegato che “Si dovrà andare sempre più verso un’economia circolare, e la filiera italiana del legno arredo è la migliore in assoluto per percentuali di riciclo: oltre il 95 p.c. del legno raccolto viene recuperato all’interno della filiera”. “E la forte spinta verso una circolarità dell’economia e il costante investimento in ricerca e sviluppo stanno aprendo nuove frontiere al settore. Ma per sostenere davvero il passaggio verso un modello economico pienamente circolare occorrono interventi importanti sulla fiscalità che incentivi realmente le imprese verso la transizione”, ha auspicato Orsini.
“Come FederlegnoArredo stiamo portando avanti un dialogo costruttivo con le istituzioni affinchè si creino le basi per rendere il nostro settore sempre più green. Tra gli obiettivi puntiamo ad ottenere l’allargamento del Bonus Mobili ai prodotti realizzati con materiale riciclato e l’inserimento delle cucine tra i prodotti rientranti nelle detrazioni legate all’edilizia agevolata”. Quindi, sul fronte dei numeri il presidente di FederlegnoArredo ha ricordato che “In un contesto economico che per il 2018 ha registrato notevoli preoccupazioni sia sul versante interno che su quello internazionale, le imprese della filiera legnoarredo segnano un risultato positivo. La produzione complessiva della filiera nel 2018 si attesta a 42,2 miliardi di euro, pari a un incremento dell’1,8% sul 2017”.
“Il sistema arredamento segna un +2% in termini di fatturato alla produzione, attestandosi a circa 16,4 miliardi di euro. Il 51% della produzione è destinata all’export: Francia e Usa prime destinazioni, avendo questi ultimi superato la Germania e segnato un + 9,6% rispetto al 2017”, ha sottolineato. “Mentre il Veneto è la seconda regione in ordine di importanza della filiera legno-arredo dopo la Lombardia. Nel 2018 si conferma con circa 6,8 miliardi e una crescita dello 0,7%. La prima provincia della filiera è Treviso, che da sola realizza oltre 3,7 miliardi di euro. Il saldo commerciale veneto è molto elevato e per il solo arredo supera i 2,6 miliardi di euro. Le destinazioni prevalenti sono Francia, Germania, Usa e Regno Unito”.