Mafia: boss impartiva ‘lezioni’ al figlio dal carcere ‘Pronti con le mazze e lo scannate’

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Palermo, 12 mag. (Adnkronos) – Impartiva ‘lezioni’ di mafia al proprio figlio durante i colloqui in carcere. Non solo. Riusciva a dialogare con l’esterno attraverso la finestra della cella del carcere Ucciardone. E’ quanto emerge dall’inchiesta che all’alba di oggi ha portato all’arresto di 91 persone. Giovanni Ferrante, che era detenuto per mafia, come hanno scoperto gli inquirenti, in carcere, durante i colloqui, impartiva lezioni al figlio: “Tu devi chiamare Pietro, lo fai scendere e fai scendere pure a suo figlio. Unisci un bel gruppo di ragazzi e gli devi dire così, a padre e figlio: dice mio padre, ‘vedete ora di mettervi un tappo in bocca e non parlate più che perché manco vi facciamo uscire più e manco a lavorare vi facciamo scendere. Lo chiudete con una decina quindicina di persone, lo chiudete e gli dici, ‘vedi che qua morite lì'”. E ancora: “Vi fate trovare con le mazze, legnate a tempesta, senza perdere tempo, fallo morire là direttamente, non gli dare la possibilità che torna a casa… fategli del male bene bene… e gli dici, ‘ora ve ne potete andare… vai e vedi ti porti un bel po’ di picciotti. Pronti per scannarlo”.