Roma, 3 mag. (Adnkronos) – La riapertura delle indagini sull’omicidio del magistrato Pietro Scaglione “sarebbe teoricamente possibile, ma si dovrebbe verificare la sussistenza delle condizioni previste dalla legge”. In occasione del cinquantesimo anniversario della morte del Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, interviene con l’Adnkronos il figlio, Antonio Scaglione, ordinario di diritto processuale penale all’università del capoluogo siciliano, che con coscienza giuridica ed anche amarezza afferma: “Mio padre, sulla base della sua esperienza professionale riteneva che, nei più gravi delitti, qualora non si acquisiscano prove e indizi rilevanti entro 48-72 ore dal fatto, o, comunque entro un periodo di tempo ragionevole, le possibilità di accertare fatti e responsabilità diminuiscono progressivamente al decorrere inesorabile del tempo. Ciò purtroppo si è verificato oltre che nel suo delitto anche nei casi De Mauro, Mattei e nell’omicidio dell’altro Procuratore della Repubblica, Gaetano Costa”.
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