Mangimi Liverini alla Sib Virtual Week 2020: presentata una ricerca sull’alimentazione della bufala mediterranea

164
in foto GIovanmaria Pacelli

L’azienda Mangimi Liverini Spa individuata come “best practice a livello nazionale per la ricerca applicata nel campo della zootecnia e in particolare nel comparto bufalino”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’azienda. “La Mangimi Liverini – prosegue il counicato – è stata scelta tra moltissimi produttori a livello nazionale per rappresentare la propria esperienza e competenza nell’ambito della virtual week organizzata, dal 23 al 27 novembre, dalla Società Italiana di buriatria, associazione veterinaria costituitasi con lo scopo di riunire tutti coloro che si dedicano, nella ricerca e nella pratica, allo studio delle malattie dei bovini e dei bufali, di indire riunioni aventi per argomento le malattie stesse, per informare sui nuovi risultati di ricerche ed esperienze pratiche, discuterne su scala nazionale, promuovendo in questo modo scienza e pratica. Giovanmaria Pacelli, responsabile Ricerca e Sviluppo dells Mangimi Liverini, si legge ancora nella nota “ha approfondito l’analisi sulla crescita della produzione di questi animali e dei parametri qualitativi del latte; ha cercato, inoltre, di fornire alcuni spunti su come sia possibile migliorare la quantità e qualità del latte bufalino”. “È stata mia intenzione – ha detto – soffermarmi sui risultati delle esperienze condotte in alcuni allevamenti bufalini, nel corso delle quali abbiamo studiato l’uso di alcuni particolari additivi già impiegati in nutrizione bovina. Ho voluto mostrare, quindi, come cambiano i tenori delle cellule somatiche, del grasso e della proteina del latte, ma anche i livelli di benessere animale e delle performances produttive, riproduttive e sanitarie”. “È fondamentale sapere – ha continuato – che come in tutti i ruminanti, anche nella bufala abbiamo diverse fasi alimentari, che corrispondono ai diversi settori dell’allevamento. Ho voluto concentrare l’attenzione sulle fasi di asciutta e lattazione: fasi delicatissime ed indicative del successo delle performances di un allevamento. Infine, ho voluto evidenziare come l’incremento genetico registrato negli anni ha fatto innalzare il livello delle esigenze nutrizionali delle bufale. Quindi, è fondamentale che l’alimentazione della bufala vada di pari passo con l’evoluzione genetica; bisogna interpretare al meglio le necessità nutrizionali di questi animali; ma soprattutto, non c’è successo se si trascura anche una sola fase dell’allevamento, perché tutte sono fondamentali”.
Il team tecnico della Mangimi Liverini Spa è composto da Giovanmaria Pacelli, responsabile Ricerca e Sviluppo; Mario D’Occhio, alimentarista e responsabile tecnico Ruminanti, e Francesco Romano, alimentarista. Si avvale della collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in particolare del confronto prezioso e fondamentale con Giuseppe Campanile e Gianluca Neglia.
Ricchi di stimoli e suggerimenti sono i feedback quotidiani che arrivano dalla collaborazione con il gruppo Bubovet con a capo Antonio Natale. “Da sempre investiamo in ricerca, spiegano Filippo e Michele Liverini ai vertici della Mangimi Liverini Spa, in quanto è stato dimostrato che dagli errori alimentari possono scaturire patologie che si ripercuotono negativamente sulla qualità del prodotto: la mozzarella”.