Manovra, è il giorno del decreto fiscale. Arriva rottamazione bis

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(AdnKronos) – Arriva oggi in Consiglio dei ministri, con qualche giorno di anticipo rispetto alla manovra, il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio. Nel dl vengono convogliati gli interventi che hanno un profilo di urgenza e che non presentano problematicità.

SPESE INDIFFERIBILI – Il decreto conterrà innanzitutto il rifinanziamento dell’ultima tranche del 2017 delle spese indifferibili.

ROTTAMAZIONE BIS – Con la rottamazione bis delle cartelle esattoriali si cerca di correggere gli errori contenuti nella edizione precedente, chiusa lo scorso 2 ottobre, che hanno impedito di ottenere il successo sperato. La sanatoria è rivolta sia a coloro che erano stati esclusi dalla prima edizione perché non rispondevano ai criteri di elegibilità, sia ai contribuenti che erano stati ammessi ma non erano riusciti a saldare le rate di luglio e/o settembre.

STRETTA SULLE COMPENSAZIONI IVA – In dirittura di arrivo oggi anche la stretta sulle compensazioni Iva, probabilmente attraverso l’introduzione di un tetto oltre il quale il riconoscimento del bonus fiscale sarebbe vincolato a una verifica per escludere l’esistenza di liti pendenti da parte del contribuente che richiede la compensazione.

FUORI WEB TAX E E-FATTURA- Sfilato dal decreto il progetto di web tax, che potrebbe essere destinato ad un’iniziativa parlamentare in sede di legge di Bilancio, e l’estensione della e-fattura ai privati.

L’OBIETTIVO DELLE MISURE – Le misure contenute nel decreto dovrebbero muoversi in due direzioni: la prima orientata ad aumentare il gettito fiscale, la seconda a ridurre le uscite puntando sulla stretta alle compensazioni Iva.

LA LEGGE DI BILANCIO – Se oggi è il giorno del decreto fiscale, la Legge di Bilancio dovrebbe invece approdare sul tavolo del governo lunedì, anche se qualcuno adombra la possibilità di un via libera già domenica sera. Il provvedimento verrà poi trasmesso alle Camere entro il 20 ottobre.

STOP BOLLETTE A 28 GIORNI, SPUNTA LEGGE – Per quanto riguarda lo stop alle bollette a 28 giorni da parte di operatori di telefonia e pay tv, è stata depositata ieri dal vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Alessia Morani una proposta di legge che mira a mettere fine alla pratica. La deputata dem ha detto di augurarsi che il governo inserisca le norme nella Legge di Bilancio ma “se così non fosse – ha annunciato -, comunque, inseriremo la proposta sotto forma di emendamento alla stessa legge di Bilancio”.