Roma, 28 nov. (askanews) – “Sarebbe bello rendere la misura” del taglio del cuneo fiscale “strutturale, ma diventa difficile in questo preciso contesto quando non sappiamo ancora quali saranno le regole con le quali operiamo nei prossimi anni. Credo si possa riconoscere che il governo ce la sta mettendo tutta per arrivare a un nuovo patto stabilità e di crescita che sia sostenibile e orientato più alla crescita che non alla stabilità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica al tavolo di confronto governo-sindacati a Palazzo Chigi.
“L’unico modo per garantire stabilità – ha aggiunto – è favorire la crescita, ma in questo momento diventa difficile fare scelte che ci impegnano per gli anni a venire, ma ovviamente io sono d’accordo” a rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale.
Meloni, dichiarandosi favorevole anche a molte altre misure citate dai sindacati, ha posto l’accento in particolare sulla detassazione degli aumenti contrattuali e ha spiegato che la misura “sarebbe stata sostituiva del cuneo perché il costo si aggirava sui 10-11 miliardi di euro e quindi abbiamo dovuto fare una scelta”.