Marche: Studia Iuris, crollano i protesti cambiari

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Ancona, 11 dic. (Labitalia) – “Prosegue anche nelle Marche la diminuzione dei protesti che, secondo l’analisi di Studia Iuris su dati Unioncamere e InfoCamere, raccolti dalle Camere di commercio, già nel 2017 era dimezzato, a livello nazionale, nel confronto 2014/2017. Una tendenza che trova conferma anche nei dati del 2018 e in quelli del primo trimestre del 2019 secondo i dati diffusi dal Cerved. Nei primi tre mesi di quest’anno, infatti, la contrazione dei protesti nelle Marche è stata pari a -35,4%”. E’ quanto si legge in una nota.

Per avere un’analisi a livello provinciale, sottolinea, “è indicativo il dato, diffuso da Unioncamere nel corso del 2018, ma riferito ai dati del 2017; in base a questa analisi, Fermo si rileva la provincia più virtuosa con 334 effetti protestati, seguita da Aosta 380 e Belluno 405 e da tutte le altre province marchigiane”.

“In base alla nostra esperienza professionale – sottolinea l’avvocato Daniela Evandri, esperta nel recupero del credito e parte integrante del team di avvocati civilisti guidati da Luca Corridoni, all’interno di Studia Iuris – nell’ambito dell’assistenza e della consulenza legale alle piccole e medie imprese del territorio possiamo confermare tali dati”.

Negli ultimi anni, ricorda, “le aziende hanno mostrato maggiore accortezza nella conclusione delle transazioni commerciali: a tal fine, è sempre più diffusa la stipula di convenzioni che prevedono consulenza e assistenza legale continuativa in tutte le aree d’interesse imprenditoriale, ivi compresa quella del recupero del credito”.

Studia Iuris da vent’anni assiste le imprese marchigiane nel loro processo di crescita ed espansione anche internazionale, così come nelle azioni di recupero del credito e “gli imprenditori – prosegue Evandri – spesso ci chiedono di verificare prima di tutto la solidità della società con la quale dovranno concludere un’operazione commerciale: le imprese hanno infatti sviluppato maggiore attenzione nel processo che porta alla conclusione di tali operazioni avvalendosi di tutti gli strumenti oggi disponibili per effettuare verifiche e valutazioni preliminari alla stipula dell’accordo”.

“Dal 2014 – fa notare – in caso di recupero del credito sulla base di un titolo, è possibile ottenere una mappatura della situazione patrimoniale del debitore grazie all’articolo 492 bis del codice di procedura civile, attraverso il quale si accede alle banche dati delle pubbliche amministrazioni per acquisire tutte le informazioni utili ad individuare beni da sottoporre ad esecuzione”.