Mario Ferraro (Ance Benevento): split payment, la richiesta di proroga è un atto scellerato

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in foto Mario Ferraro

“Se veramente sarà confermata, la richiesta di proroga dello split payment avanzata dal Governo in Europa, saremo in presenza dell’ennesimo ostacolo alla ripresa delle imprese”, dice senza mezzi termini il presidente di Ance Benevento, Mario Ferraro. La nostra Pubblica amministrazione non solo paga con un ritardo che non ha eguali nel resto d’Europa, ma dal 2015 salda le fatture senza pagare l’Iva al proprio fornitore. Da oltre 5 anni, infatti, con lo split payment l’imposta la versa l’ente pubblico direttamente all’erario. Pertanto, le imprese che lavorano per la Pubblica Amministrazione, oltre a subire tempi di pagamento irragionevolmente lunghi, scontano anche il mancato incasso dell’Iva che ha peggiorato la grave situazione di liquidità in cui versano da anni moltissime aziende, soprattutto del comparto edile. “Se questo è lo spirito che anima il Governo negli Stati Generali credo che non stiamo affatto partendo con il piede giusto”.
“Sono anni che ci battiamo per l’eliminazione di una norma ingiusta che sottrae 2,5 mld all’anno alle imprese con la scusa che si vuole combattere l’evasione: balle! Serve solo per fare cassa e subito a danno di tante imprese oneste”. Infatti, con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, che consente di controllare in modo capillare i versamenti, è venuta meno anche la motivazione originaria che aveva spinto 5 anni fa il legislatore ad adottare questa misura che peraltro a detta di Bruxelles doveva e poteva avere solo carattere temporaneo. Inoltre, visto che l’Italia è fanalino di coda dell’Ue per rimborso Iva (63 settimane di media contro quella europea di 16) significa che le imprese dovranno aspettare anni per riavere il proprio credito. “E’ evidente che si vuol far pagare ancora una volta alle imprese i costi sostenuti dallo Stato: con una mano ci danno liquidità, peraltro in tempi lunghi e in modo non efficiente, e con l’altra ce la tolgono subito”., spiega il presidente Mario Ferraro .
Per le imprese che stanno affrontando con coraggio questa durissima crisi rappresenterebbe infatti “una mazzata finale ingiustificata e peraltro illegittima. Mi chiedo come l’Europa potrà approvare l’ennesima proroga di una misura che doveva già essere accantonata da tempo: di questo passo non resterà in piedi un’impresa in grado di costruire infrastrutture”.