Il Marocco ha richiamato il suo ambasciatore in Svezia Kar Medrek dopo che una copia del Corano è stata bruciata a Stoccolma, condannando il gesto come “offensivo e irresponsabile”. Lo annuncia un comunicato stampa ufficiale diffuso nella notte del 29 Giugno. L’autore di questo gesto è un iracheno di 37 anni fuggito dal suo Paese. “Il governo svedese, ancora una volta, ha autorizzato una manifestazione durante la quale è stato bruciato il sacro Corano davanti a una moschea di Stoccolma”, si rammarica il ministero degli Esteri marocchino. “Questo nuovo atto offensivo e irresponsabile ignora i sentimenti di oltre un miliardo di musulmani, in questo periodo sacro del grande pellegrinaggio alla Mecca e della festa benedetta di Eid Al-Adha”, lamenta. “Di fronte a queste provocazioni ripetute, commesse sotto lo sguardo compiaciuto del governo svedese”, l’incaricato d’affari svedese a Rabat è stato convocato al ministero degli Esteri marocchino. Il gesto, criticato anche da Ankara e Washington, ha riunito un centinaio di curiosi e giornalisti. Già lo scorso gennaio un estremista di destra svedese-danese ha bruciato una copia del Corano nei pressi dell’ambasciata turca a Stoccolma, scatenando l’ira del mondo musulmano.