Di Martino, Il 93% della produzione all’estero: pasta di Gragnano in 36 paesi

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In foto Giuseppe Di Martino, amministratore delegato del Pastificio Di Martino

”Per continuare a espanderci sui mercati internazionali dobbiamo mirare all’eccellenza, spostare sempre più in alto l’asticella della qualità e comprendere cosa vuole il consumatore evoluto”. E’ la ricetta per incrementare le esportazioni di Giuseppe Di Martino, amministratore delegato del Pastificio Di Martino, tra le aziende campane leader per export. L’azienda ha oltre 100 anni di esperienza nella produzione di pasta di Gragnano ed è diventata punto di riferimento nel mercato mondiale della pasta di Gragnano Igp (Indicazione geografica protetta).
Il Pastificio Di Martino produce 8 milioni di porzioni di pasta al giorno ed esporta il 93 per cento della sua produzione in oltre 36 Paesi. Grazie alla sua vicinanza al mare, l’azienda ha sempre avuto una vocazione speciale per le esportazioni, come testimonia il passaggio della prima pasta Di Martino attraverso il Canale di Panama nel 1915.
Si tratta di uno dei più importanti pastifici in Campania, con punti vendita all’aeroporto, al Centro ed alla stazione di Napoli ma c’è un programma di aperture di monomarca anche in altri aeroporti italiani. Nel 2016 Sace ha garantito un finanziamento da 5 milioni di euro a supporto dell’acquisizione del 67 per cento di Grandi Pastai Italiani inserendosi a pieno titolo, grazie a un fatturato annuo di 150 milioni di euro, tra i primi player nazionali nel campo della produzione della pasta, portando a sette gli stabilimenti produttivi dislocati in Campania, Emilia Romagna e Lombardia. ”La pasta – aggiunge Di Martino – è un prodotto tapirulan perché porta su di sé il gusto di tantissimi altri ingredienti e riesce ad accontentare tutti: sia chi cerca un prodotto di altissima gamma che chi deve attenersi a un budget. La pasta costituisce un fattore decisivo per l’export campano e di tutto il Mezzogiorno e resiste alle politiche di attacco messe in campo dalle più svariate diete perché la nostra Dieta Mediterranea, con a base carboidrati complessi, è considerata un salva-vita”.