Maurizio Agliana: “Orsetti morto per combattere il male”

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Roma, 19 mar. (AdnKronos) – – di Marco Mazzù

“Sono davvero dispiaciuto per la morte di questo ragazzo. Era andato in Siria a combattere il male”. Lo dice all’Adnkronos Maurizio Agliana commentando l’uccisione in Siria di Lorenzo Orsetti da parte dell’Isis. Il 12 aprile 2004 Agliana venne sequestrato in Iraq insieme a Salvatore Stefio, Umberto Cupertino e Fabrizio Quattrocchi, quest’ultimo ucciso durante la prigionia. Dopo quasi due mesi, l’8 giugno, un blitz delle forze alleate gli consentì di sfuggire ai rapitori.

“Diversi italiani sono partiti dall’Italia per andare a combattere nelle file curde contro lo Stato Islamico. Bisognerebbe riprendere in mano le leggi che regolamentano questo tipo di attività rivedendo la normativa per coloro che vanno a combattere il terrorismo”, aggiunge. La sua situazione e quella dei suoi colleghi in Iraq “era diversa rispetto a quella di Orsetti perché era inquadrata in una serie di vincoli giuridici sia statali che dell’impresa per cui lavoravamo”, prosegue Agliana, che oggi lavora in un’agenzia privata di sicurezza.