Meeting di Rimini, Boccia: Legge di Bilancio? Con pochi articoli ma incisiva

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“La legislatura precedente era finita in piena recessione nel 2012 con l’Italia a -2,8 di Pil e l’area Euro a -0,9. Al termine della legislatura l’Italia chiude oltre l’1% con l’area Euro intorno al 2. Ci siamo tirati su insieme, a fatica, ma insieme. Non sempre con politiche di bilancio UE coerenti, ma certamente con una politica monetaria efficace che ha fatto da scudo nei momenti piu’ tempestosi. Siamo fuori dalla crisi ma abbiamo il dovere di agganciare la crescita europea al 2%. Auspico una manovra di ampio respiro con pochi articoli ma capace di incidere sui principali comparti dell’economia”. Cosi’ FrancescoBoccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in un intervento sul Sole 24 Ore. “Fisco e lavoro, scuola ricerca e innovazione tecnologica per le imprese, sicurezza e investimenti pubblici. Sono questi i grandi temi su cui ci si puo’ dividere sulle terapie ma non certamente sulla priorita’. Attraverso queste leve si puo’ incidere sullo sviluppo, si puo’ intervenire sulle poverta’, si possono cambiare i paradigmi delle politiche giovanili. Ma senza slogan, senza scorciatoie. Chi pensa che la flat tax sia una soluzione, fa una scelta di campo. Di destra, ma di campo. La flat tax consente a chi ha di piu’ di pagare di meno. Noi invece abbiamo il dovere di far pagare meno a chi ha di meno e a chi crea lavoro. Abbiamo il dovere di abbassare le tasse sul lavoro seguendo la scia tracciata in questi anni, dando pero’ un’anima alle politiche fiscali; abbassare le tasse a chi le paga (lavoratori dipendenti, autonomi e professionisti corretti), stangando chi le evade sistematicamente dalle multinazionali del web passando per i soliti furbetti dell’evasione. La leva fiscale va utilizzata come straordinario strumento redistributivo. Su questo sinistra e destra la penseranno sempre in maniera alternativa; stesso discorso vale per le differenze tra i riformisti e i populisti che passano con disinvoltura dalla cancellazione dell’Euro, allo stipendio per tutti, dalla flat tax alle privatizzazioni di fine legislatura”.