Mercati asiatici ancora negativi in attesa di Fed e Bank of Japan

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Il punto. Borsa italiana in netto progresso, stamane. Il Ftse Mib segna +1,34%, il Ftse Italia All-Share +1,23%, il Ftse Italia Mid Cap +0,63%, il Ftse Italia Star +0,45%.

In verde anche i mercati azionari europei. DAX +0,8%, CAC 40 +0,7%, FTSE 100 +0,5%, IBEX 35 +1,4%. 
Tokyo in leggero calo con il Nikkei 225 a -0,49%. Incerte le borse cinesi: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +0,54% circa, mentre a Hong Kong l’indice Hang Seng al momento segna -0,3% circa. Euro stabile contro dollaro. Al momento EUR/USD oscilla in area 1,1270. Mercati obbligazionari eurozona in leggero rialzo.
Il rendimento del Bund decennale rispetto alla chiusura precedente scende di 1 bp allo 0,26%, anche quello del BTP scende di 1 bp all’1,54%. Lo spread è stabile a 128 bp. 
Alle 11:10 si terrà un’asta da €0,5-0,75mld di BTP€ con scadenza 2024.
Settore bancario in recupero dopo il pesante calo di ieri determinato dai commenti di Moody’s sui rischi per gli istituti che partecipano al fondo Atlante.
Oggi il Sole 24 Ore scrive che, in vista del termine per le sottoscrizioni del fondo (giovedì), si sta pensando di coinvolgere le casse previdenziali. Generali (+1,3%) potrebbe incrementare il contributo ad Atlante di 100 milioni di euro, salendo quindi a 250. 
L’indice FTSE Italia Banche segna +2,1% (ieri -3,39%).
Future sugli indici azionari americani al momento in rialzo dello 0,1%. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,18%, Nasdaq Composite -0,21%, Dow Jones Industrial -0,15%.

Borse asiatiche
I mercati asiatici continuano con la flessione partita nella prima seduta dell’ottava, mentre le attese degli investitori sono tutte per i meeting di Federal Reserve (Fed) e Bank of Japan (BoJ) dei prossimi giorni.

Per gli osservatori è da escludersi che il Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) decida per un nuovo rialzo dei tassi già questa settimana e anzi vedono solo il 20% di possibilità che questo avvenga nel prossimo incontro di giugno. La ripresa dell’economia Usa non è così solida, come confermato dal deludente dato sulle vendite di nuove abitazioni in Usa nel mese di marzo.

Più probabile, invece, che giovedì la BoJ possa annunciare nuove misure dopo la mossa senza precedenti per il Sol Levante, arrivata come un fulmine a ciel sereno a gennaio, di portare in negativo dello 0,10% (dal +0,10% precedente) i tassi d’interesse. Il governatore Haruhiko Kuroda ha più volte dichiarato che si potrebbe scendere fino al mezzo punto percentuale in negativo e non è neppure escluso un ampliamento del programma di quantitative easing in corso da due anni. 
Sul fronte valutario, seconda seduta consecutiva di apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro e il risultato è stata una perdita dello 0,49% per il Nikkei 225 dopo il declino dello 0,76% segnato lunedì (peggio ha fatto l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,73%).

In controtendenza invece la piazza di Seoul, nonostante, secondo i dati preliminari diffusi dalla Bank of Korea, la crescita del Pil sudcoreano da gennaio a marzo sia stata del 2,7% contro il 3,1% del quarto trimestre. Su base sequenziale l’economia è cresciuta dello 0,4% nel primo trimestre contro lo 0,7% di progresso registrato nell’ultimo periodo del 2015. Il Kospi ha segnato un progresso dello 0,25% al termine delle contrattazioni.

Borsa Usa
A New York il Dow Jones ha ceduto lo 0,15%, l’S&P 500 lo 0,18% e il Nasdaq Composite lo 0,21%.
Ieri il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (congiuntamente al Census Bureau) ha comunicato nel pomeriggio che le vendite di nuove abitazioni sono diminuite a marzo dell’1,5% rispetto al mese precedente, attestandosi a 511 mila unità (consensus 520 mila), in calo rispetto alle 519 mila unità della rilevazione precedente.

Advanced Micro Devices (-13,53% al NASDAQ) subisce le prese di profitto dopo il rialzo monstre di venerdì scorso (+47%). La multinazionale statunitense produttrice di semiconduttori era balzata in avanti grazie ai dati del primo trimestre migliori delle attese: ricavi a 832 mln di dollari (+13,84 sopra il consensus), perdita netta di 96 mln di dollari, superiore ai -73 mln di dollari di un anno fa ma sopra le stime degli analisti. 
AMD ha anche annunciato un accordo di licenza da 273 mln di dollari con la cinese THATIC.

Pesante flessione per Xerox (-13,34% al NYSE) dopo la pubblicazione dei risultati relativi al primo trimestre 2016. La società americana che produce fotocopiatrici e stampanti ha riportato un utile netto pari a 34 milioni di dollari, 3 cent per azione, dai 225 milioni (19 cent) dello stesso periodo dello scorso anno. Al netto delle poste straordinarie, l’utile per azione è risultato pari a 22 cent, 1 cent sotto le attese degli analisti. Scendono del 4% i ricavi, a 4,28 miliardi di dollari dai 4,24 miliardi del consensus. Per il trimestre in corso Xerox stima un eps adjusted tra 0,24 e 0,26 dollari.

Brusco calo per la farmaceutica Perrigo (-18,15% al NYSE) che ha ridotto le proprie attese di profitto per effetto delle pressioni sui prezzi dei farmaci generici determinate dalla crescente concorrenza.

Netto progresso per Time Warner Cable (+4,13% al NYSE) dopo l’approvazione dell’Antitrust USA all’OPA da 55 $mld lanciata sulla società da Charter Communications.

 

Italia

Le vendite sui bancari, ieri, hanno appesantite il listino di Piazza Affari che ha chiuso in deciso ribasso. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un -1,52% a 18.403 punti.

Banco Popolare ha ceduto il 3,92% a 6 euro, Intesa SanPaolo il 2,44% a 2,40 euro, Unicredit il 5,34% a 3,326 euro, Ubi Banca il 5,11% a 3,606 euro. Moody’s, nel suo Credit Outlook, ha affermato che la partecipazione delle banche nel fondo Atlante avrà un impatto negativo sul loro merito di credito. 
Debole il settore oil, con il Wti che ha lasciato sul parterre lo 0,80% in scia alla crescita superiore alle attese dell’export iraniano. Nelle prime due settimane di aprile l’Iran ha esportato oltre 2 milioni di barili di petrolio al giorno, mentre nell’intero mese di marzo l’export si era fermato a 1,4 milioni. 
Eni è arretrata dello 0,49% a 14,08 euro, mentre Tenaris ha perso il 3,11% a 11,85 euro. 
Sotto i riflettori FCA (+0,64% a 7,225 euro) che pubbliche i risultati del primo trimestre 2016 con il Dieselgate che rappresenta un’incognita sui bilanci dei big delle quattro ruote dopo che nei giorni scorsi Volkswagen ha fatto sapere di aver accantonato oltre 18 miliardi di euro per far fronte alle multe e ai risarcimenti. Mike Manley, Ceo di Fiat Chrysler per l’area Asia-Pacifico, ha fatto sapere che FCA punta quest’anno ad una crescita a doppia cifra delle vendite di Jeep in Cina. Su CNH Industrial (-3,42% a 6,345 euro) ha invece pesato lo stacco della cedola. 
Buzzi Unicem che ha perso l’1,08% a 16,54 euro dopo la bocciatura a equalweight da parte degli analisti di Morgan Stanley.

I dati macro attesi oggi
Martedì 26 Aprile 2016

10:00 ITA Bilancia commerciale (non EU) mar; 
14:30 USA Ordinativi beni durevoli (prelim.) mar;

15:00 USA Indice S&P-C/Shiller (prezzi abitazioni) feb; 
15:45 USA Indice Markit PMI servizi (prelim.) apr;

16:00 USA Indice fiducia consumatori (Conference Board) apr