Microonde spaziali
l’energia è wireless

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A cura di Roberto Paura L’energia trasmessa è appena in grado di far funzionare un bollitore elettrico, ma il principio è rivoluzionario. Un team di scienziati giapponesi dell’agenzia spaziale Jsxs è riuscito A cura di Roberto Paura L’energia trasmessa è appena in grado di far funzionare un bollitore elettrico, ma il principio è rivoluzionario. Un team di scienziati giapponesi dell’agenzia spaziale Jsxs è riuscito a utilizzare per la prima volta le microonde per trasmettere energia senza cavi. Il progetto, nato nel 2009, punta a testare la fattibilità di un vecchio sogno della fantascienza, quello di utilizzare l’energia del Sole accumulandola direttamente in orbita e inviandola aTerra attraversomicroonde. Ora questo sogno è più vicino: gli ingegneri giapponesi sono riusciti a spedire 1,8 kilowatt a una distanza di 55metri, senza dispersione di energia e centrando perfettamente l’obiettivo, una piccola stazione ricevente. Il progetto – denominato Space Solar Pover System – prevede di riuscire, intorno al 2040, a inviare una costellazione di satelliti in orbita con l’obiettivo di raccogliere l’energia del Sole, in modo enormemente più efficiente di quanto riescano i più potenti pannelli fotovoltaici sulla Terra (del resto la Stazione Spaziale Internazionale già impiega l’energia solare per coprire tutto il suo fabbisogno energetico). Fasci di microonde trasferiranno poi la potenza accumulata a stazioni riceventi sul nostro pianeta, che la immetteranno nella rete elettrica. Il Giappone è all’avanguardia negli sforzi in questo settore, ma i problemi ingegneristici da risolvere non sono pochi, dalla costruzione e messa in orbita dei grossi satelliti previsti alla necessità di incrementare la portata di energia delle microonde. Ma un primo passo è stato compiuto.