Migranti, 25 morti in naufragio nell’Egeo

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Almeno 25 migranti sono morti nel naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiavano al largo dell’Egeo. Lo riporta l’agenzia statale turca Anadolu. Altri 15 profughi sono stati soccorsi dalla Guardia costiera turca. Nella stessa zona, tra Turchia e Grecia, la Marina italiana stamane è riuscita a salvare decine di migranti a bordo di due imbarcazioni.

Ma in futuro le navi della Nato saranno impegnate nel Mar Egeo, e in particolare nelle acque territoriali di Grecia e Turchia nella lotta contro i trafficanti di esseri umani e per fare fronte all’emergenza migranti. Le unità della Nato, ha reso noto la stessa Alleanza, opereranno in stretto contatto con quelle dei due Paesi e di Frontex.

“L’obiettivo dell’operazione Nato – ha tenuto a precisare il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg – non è quello di fermare o rimandare indietro i migranti, ma di aiutare i nostri alleati, Grecia, Turchia e Ue nella lotta ai trafficanti di esseri umani e alle reti criminali che stanno alimentando questa crisi”.

Il comando navale dell’Alleanza, si legge in una nota, ha già preso accordi con Frontex, con Grecia e Turchia per poter procedere allo scambio di informazioni in tempo reale e quindi consentire loro di avviare altrettanto rapidamente le necessarie operazioni. “Questa collaborazione – ha detto ancora Stoltenberg – è un eccellente esempio di come Nato e Ue possano lavorare insieme per affrontare sfide comuni. E’ molto positivo che sia stato possibile finalizzare un accordo in così poco tempo: in questa crisi il tempismo è essenziale e la cooperazione è un elemento chiave”.

Attualmente nell’area operano già tre unità Nato, ma altre, a quanto si è appreso, se ne aggiungeranno presto e una sarà sicuramente messa a disposizione dalla Francia.

Almeno 25 migranti sono morti nel naufragio dell’imbarcazione su cui viaggiavano al largo dell’Egeo. Lo riporta l’agenzia statale turca Anadolu. Altri 15 profughi sono stati soccorsi dalla Guardia costiera turca. Nella stessa zona, tra Turchia e Grecia, la Marina italiana stamane è riuscita a salvare decine di migranti a bordo di due imbarcazioni.

Ma in futuro le navi della Nato saranno impegnate nel Mar Egeo, e in particolare nelle acque territoriali di Grecia e Turchia nella lotta contro i trafficanti di esseri umani e per fare fronte all’emergenza migranti. Le unità della Nato, ha reso noto la stessa Alleanza, opereranno in stretto contatto con quelle dei due Paesi e di Frontex.

“L’obiettivo dell’operazione Nato – ha tenuto a precisare il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg – non è quello di fermare o rimandare indietro i migranti, ma di aiutare i nostri alleati, Grecia, Turchia e Ue nella lotta ai trafficanti di esseri umani e alle reti criminali che stanno alimentando questa crisi”.

Il comando navale dell’Alleanza, si legge in una nota, ha già preso accordi con Frontex, con Grecia e Turchia per poter procedere allo scambio di informazioni in tempo reale e quindi consentire loro di avviare altrettanto rapidamente le necessarie operazioni. “Questa collaborazione – ha detto ancora Stoltenberg – è un eccellente esempio di come Nato e Ue possano lavorare insieme per affrontare sfide comuni. E’ molto positivo che sia stato possibile finalizzare un accordo in così poco tempo: in questa crisi il tempismo è essenziale e la cooperazione è un elemento chiave”.

Attualmente nell’area operano già tre unità Nato, ma altre, a quanto si è appreso, se ne aggiungeranno presto e una sarà sicuramente messa a disposizione dalla Francia.