Migranti, Austria: “Stop ai trasferimenti da Lampedusa”

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Vienna, 20 lug. (AdnKronos) – L’Austria mette in guardia l’Italia contro il rischio di un sempre maggiore sovraccarico per l’Europa centrale in termini di afflusso di migranti.

“Ci aspettiamo che il traghettamento di migranti illegali tra le isole italiane quali Lampedusa e la terraferma sia sospeso perché, quando dopo il salvataggio queste persone vengono portate rapidamente sulla terraferma e quindi proseguono in direzione nord, accade non solo che il sovraccarico per l’Europa centrale continui ad aumentare, ma comporta anche il fatto che sempre più gente intraprenda questo cammino, che gli scafisti guadagnino sempre di più e sempre più rifugiati e migranti affoghino”, ha dichiarato il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz al termine di un incontro a Vienna con il titolare della Farnesina, Angelino Alfano.

“Il salvataggio nel Mediterraneo non deve essere associato a un biglietto per l’Europa centrale”, ha aggiunto il ministro.

Sulla crisi migranti l’Austria è tornata ad agitare lo spettro di una chiusura dei confini al Brennero. Al termine dell’incontro con Alfano, Kurz ha parlato di una collaborazione funzionante con i funzionari italiani ma ha ammonito che “se l’Italia dovesse decidere di mandare avanti ad ondate gente verso il nord, proteggeremo i nostri confini”. Kurz ha poi lodato il nuovo codice di condotta voluto dall’Italia e destinato alle Ong che salvano i migranti nel Mediterraneo.

SINDACO DI LAMPEDUSA – “Sarebbe opportuno che il governo italiano difendesse l’onorabilità di Lampedusa e il suo territorio visto e considerato che il signor Kurz lo vuole trasformare in un lager. Il signor Kurz vuole fare rivivere gli anni bui del suo connazionale?” ha detto all’Adnkronos il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello commentando a caldo le parole del ministro austriaco. “Forse questo signore non sa quanto è grande Lampedusa e quante persone ci possono stare – ha aggiunto Martello – Inoltre non può scaricare tutte le sue frustrazioni nei confronti di un’isola che dal ’93 accoglie e che si è sacrificata per conto dell’Europa”.