Migranti, Cei: “Si rispetti legge, mai pretesti a scafisti”

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Roma, 10 ago. (AdnKronos) – “Ribadisco ancora oggi, di fronte alla piaga aberrante della tratta di esseri umani, come l’ha definita Papa Francesco, il più netto rifiuto ad ogni forma di schiavitù moderna. Ma rivendico, con altrettanto vigore, la necessità di un’etica della responsabilità e del rispetto della legge”. Così il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, che ha presieduto in Cattedrale a Perugia il pontificale di San Lorenzo.

Nella sua omelia, Bassetti ha definito la condizione dei migranti e rifugiati un “motivo d’angoscia” ma ha specificato che “proprio per difendere l’interesse del più debole, non possiamo correre il rischio, neanche per una pura idealità che si trasforma drammaticamente in ingenuità, di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana”.

Per il presidente della Cei, l’immigrazione rappresenta una sfida dell’incontro, che “va affrontata con una profonda consapevolezza, grande coraggio e immensa carità”, senza mai dimenticare “la dimensione della responsabilità verso chi soffre e chi fugge”, così come “verso chi accoglie e porge la mano”.

Ribadendo l’insegnamento di Papa Francesco, Bassetti ha ricordato che “dobbiamo promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’incontro che si contrappone a quella dell’indifferenza e dello scarto. Ma dobbiamo farlo con grande senso di responsabilità verso tutti”.

Il presidente della Cei è intervenuto anche sul tema della precarietà del lavoro. “Il rapporto tra famiglia e lavoro è la questione in gran parte insoluta della nostra società – ha spiegato il card. Bassetti – Occorre fare di tutto perché non manchi mai il lavoro e il pane sulle mense di tante famiglie. Perché una persona senza lavoro perde la dignità, mentre una famiglia senza un lavoro perde, a poco a poco, la speranza”.