Bruxelles, 26 ott. (askanews) – “Come ieri ho detto a Giorgia Meloni, non vorrei deludere i suoi sogni di gloria, ma non c’è nulla di nuovo nel fatto che i governi europei non trovino accordo sulla solidarietà interna” riguardo alla gestione degli immigrati irregolari. Lo ha affermato oggi a Bruxelles la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando con la stampa a margine della riunione del pre-vertice dei leader dei partiti socialisti , in vista del Consiglio europeo di oggi e domani nella capitale belga, che parlerà anche di immigrazione”.
“Sono quindici, vent’anni che funziona così, e ahimè, questo è dimostrato dal fatto che non ci sono soluzioni, e alcuni paesi tra cui l’Italia sono lasciati soli sull’accoglienza. Nel 2022, cinque paesi su 27 hanno affrontato il 75% di tutte le richieste d’asilo presentate nell’Ue”. Questa, ha osservato Schlein, “non è la solidarietà europea prevista dai Trattati” dell’Ue.
“Continuo – ha aggiunto la segretaria del Pd – a sfidare la premier, la prossima volta che vede Viktor Orban, a fargli presente che non è possibile volere soltanto i benefici di far parte dell’Unione, senza poi condividere le responsabilità che ne derivano, direttamente dai Trattati. Quindi noi come Partito democratico continueremo a insistere sulla solidarietà europea”.
“E’ certo – ha sottolineato Schlein – che la strada di accordi con paesi che non rispettano i diritti democratici e i diritti umani è una strada sbagliata e fallimentare, perché sono paesi che poi non fermano i flussi e calpestano i diritti umani. Quindi non è quella la strada per l’Europa che vogliamo, perché l’Europa – ha concluso – non è stata fatta per costruire nuovi muri, ma per costruire nuove speranze”.