Missione in Cina per i grandi eventi dell’High-tech

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Si svolgeranno in Cina tre importanti fiere sull’alta tecnologia; la prima e la  seconda si terranno a  Chongqing, dal 21 al 24 aprile , ovvero la XII edizione della China Chongqing High-tech Fair e l’VIII edizione della  Fiera Internazionale delle Tecnologie Civili e Militari, manifestazione fieristica biennale che nella precedente edizione  ha visto il Consolato Generale italiano premiato come migliore organizzatore estero. La terza si svolgera’ ,  sempre ad Aprile,  dal 21 al 23  a Shanghai e consistera’ nella ‘China Shanghai International Technology Fair (CSITF).

Entrando nel dettaglio delle prime due, occorre dire che la 12th China Chongqing Hi-tech Fair & tech (CCHTF) e la  8th China International Exhibition of China of Military & Civil Technologies (CIEMCT), a Chongqing dal 21 al 24 aprile p.v., sono organizzate  dal Ministero della Scienza e della Tecnologia, Ministero per l’Industria e l’IT, Accademia delle Scienze Sociali, Accademia dell’Ingegneria, Associazione Cinese delle Invenzioni e dal Governo Municipale di Chongqing. Si  prevede  una forte partecipazione di imprese straniere , tra cui quelle italiane, insieme a varie personalità di spicco del mondo imprenditoriale  cinese. Gli organizzatori, a seguito  della visita dello  scorso novembre a Chongqing del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e sulla scorta dei negoziati intercorsi con il Consolato italiano, hanno garantito massimo supporto per la partecipazione dell’Italia alla manifestazione, e  l’organizzazione di incontri con autorità e imprese locali del settore .

La 4th China Shanghai International Technology Fair (CSITF) invece, con  focus sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca scientifica, si terrà a Shanghai al 21 al 23 aprile ed è  promossa dai Ministeri del Commercio e della Scienza e Tecnologia di Pechino e dal Governo Municipale di Shanghai. Alla precedente edizione, a cui hanno partecipato il Ministro della Scienza e Tecnologia cinese Wan Gang e il Sindaco Yang Xiong si sono accreditati oltre 900 espositori provenienti da 20 Paesi. Il tema dell’edizione 2016 sarà “Innovation driven development, intellectual property protection and technology trade promotion”.
In questa organizzazione è  intervenuta la fonte autorevole del Consolato generale d’Italia a Chongqing; l’Unità per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica del MAECI, nonché  la Sede Consolare di Roma competente per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta.

A tal riguardo si segnala l’incontro avvenuto il 9 Aprile 2016, nella sala giunta di Palazzo Santa Lucia,  con la delegazione del Governo regionale dello Hubei della Repubblica Popolare Cinese guidata dal Vice Presidente On. Li Chumming. Ad accogliere la delegazione, in rappresentanza del Presidente Vincenzo De Luca, il consigliere del Presidente per i Rapporti Internazionali Francesco Caruso, l’Assessore alle attività produttive Amedeo Lepore, l’Assessore all’Internazionalizzazione Valeria Fascione, l’Assessore al Turismo Corrado Matera, il Presidente della Scabec Patrizia Boldoni. Al centro dell’incontro l’intensificazione dei rapporti economici e commerciali con l’Hubei e, in generale, con la Cina. La Campania ha indicato le opportunità per attrarre investimenti dall’estero, per favorire l’esportazione dei nostri prodotti tipici e per incrementare le relazioni tra le 4 A della nostra regione (Aerospazio, Agroalimentare, Automotive, Abbigliamento) e il sistema regionale cinese delle imprese.

Si è valutata, inoltre, la possibilità di un volo diretto tra Napoli e Wu-Han, come vettore commerciale, economico, culturale e turistico. Al termine dell’incontro si è stabilito di proseguire con accordi bilaterali su singoli temi di comune interesse. A giugno il Presidente Mattarella si recherà in visita a Pechino, mentre a settembre Renzi incontrerà Xi Jinping. Al riguardo, il 29 marzo scorso il ministro delle Infrastrutture Delrio ha incontrato l’ambasciatore cinese in Italia Li Ruper progetti infrastrutturali, portuali, stradali e ferroviari sia lungo l’asse tirrenico, sia nella dorsale adriatica, in particolare nel nord adriatico. Pochi mesi fa Paolo Costa, presidente dell’autorità portuale di Venezia, ha concluso un accordo con autorità cinesi per lo sviluppo sia del porto off shore di Venezia sia per la rete NAPA (North Adriatic  Ports Authorities) che coinvolge Ravenna, Venezia, Trieste e Capodistria. L’investimento del porto off shore di Venezia ha un valore di 2,1 miliardi, in dirittura d’arrivo, mentre la rete NAPA ha come obiettivo servire il centro nord e l’est europeo in alternativa a Rotterdam. Il progetto NAPA è il corollario di One Belt One road cinese visto che Venezia e l’alto adriatico sono visti come terminale della Via della Seta.
Da un editoriale di Milano Finanza (Orsi&Tori) del 2 aprile scorso, si evidenzia che  il Presidente del Consiglio partecipa intensamente alla varie riunioni del Forum Business Italia-Cina presieduto da Tronchetti Provere di Pirelli, società acquisita da una multinazionale cinese. Se questo è lo scenario, nel caso si trovassero accordi, la potenza di fuoco di Ferrovie, Poste, CDP, assieme ai fondi sovrani cinesi, sarebbe enorme e  determinante per spostare i traffici marittimi da Rotterdam al nord mediterraneo.  Si farebbero quegli investimenti non più permessi alla fiscalità generale causa il famigerato Fiscal Compact, ma per saperne di più occorrerà vedere cosa mette sul piatto la Cina, e da questo punto di vista la verifica oggettiva e’ rimandata a settembre .
Altro tassello fondamentale e’ la collaborazione tra la Citta’ della Scienza e la Cina in materia di istruzione: la Cina investe nel rinnovamento del sistema scolastico, nel rilancio e nel potenziamento dell’Università, scommette sul richiamo di cervelli brillanti con investimenti massicci ad esempio in fisica delle particelle, chimica verde, aerospazio, tecnologie verdi ed intelligenti, nuovi materiali tra cui il grafene e così via. La spesa in ricerca e sviluppo ha superato il 2% del Pil e ogni anno le Università rilasciano 30 mila dottorati in ricerca, laureando oltre un milione e mezzo di ingegneri. L’obiettivo cinese è diventare nel prossimo decennio la prima nazione al mondo nel campo della produzione di conoscenza. Negli ultimi anni  il Governo italiano ha avviato un programma ambizioso di cooperazione con il gigante orientale, affidando a Città della Scienza di Napoli un pezzo importante del  programma, con l’obiettivo di creare un ponte staabile e permanente tra i due Paesi e provare a colmare  il gap accumulato. Questo programma si basa sulla “China Italy Science Technology and innovation Week”, un forum che si tiene alternativamente ogni anno in Italia e in Cina, con la realizzazione di una piattaforma telematica che mette in collegamento permanentemente aziende e centri di ricerca dei due Paesi , sulla base di tre centri di trasferimento tecnologico curati da tre prestigiose università italiane e cinesi. Un programma che in pochi anni ha permesso di concludere centinaia di partnership ed avviare nuove sfide. Quest’anno oltre 170 imprese, centri di ricerche, startup, Università, tra cui Confindustria, l’ASi, il CNR, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare hanno accolto l’invito di Città della Scienza e sono sbarcate a novembre in Cina, con una delegazione di oltre 200 esperti, guidata dal Ministro dell’Università e della ricerca Stefania Giannini.

L’edizione 2015 del Forum è stata la più importante operazione di promozione del made in Italy tecnologico mai fatta dal nostro Paese, con missioni ed eventi che hanno toccato ben cinque poli: Pechino, Shanghai, Chongqing, Tianjin e la provincia dell’Henan. La delegazione campana, guidata dall’assessore all’Innovazione e all’ internazionalizzazione della Regione Campania Valeria Fascione,  ha sottoscritto importanti accordi nel campi del turismo e dell’interscambio tecnologico. Il programma curato  da Città della Scienza sta avendo un grande successo, grazie alla capacità del polo napoletano di fare diplomazia scientifica ed interscambio tecnologico e alla credibilità acquisita in Oriente in oltre dieci anni di presenze del nostro compartimento produttivo.