Mobilità e reti Ten-T
Quasi 1 miliardo da Bruxelles

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Promuovere le reti di trasporto trans-europee Ten-T. E’ questa la finalità del bando emanato dalla Direzione generale Mobilità e trasporti della Promuovere le reti di trasporto trans-europee Ten-T. E’ questa la finalità del bando emanato dalla Direzione generale Mobilità e trasporti della Commissione europea. Le reti Ten-T rientrano in un più vasto quadro di reti transeuropee, che include quelle di telecomunicazione (eTen) e quelle energetiche (Ten-E). Sono tre i grandi obiettivi da perseguire indicati nell’invito della Commissione a presentare proposte. Il primo punta a completare i collegamenti eliminando gli ostacoli presenti nelle reti di trasporto trans-europee. La gran parte della provvista finanziaria (765 milioni di euro) inerisce a questo obiettivo. Gli interventi dovranno riguardare ferrovie, vie navigabili interne, progetti di reti stradali comprese le connessioni interne e i porti marittimi e gli aeroporti, nonché i progetti sulla rete globale. Uno spazio specifico è individuato per le iniziative finalizzate a collegare le reti di trasporto trans-europee con le reti infrastrutturali dei paesi vicini, in particolare transfrontaliere. Al secondo obiettivo, che è quello di garantire sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti, sono destinati 65 milioni. Le proposte dovranno puntare all’implementazione di nuove tecnologie, al potenziamento e alla qualificazione dei servizi di trasporto merci, alla riduzione del rumore prodotto dal trasporto ferroviario di merci, anche attraverso l’adeguamento del materiale rotabile attualmente utilizzato. Sono infine 100 i milioni di euro stanziati per ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione delle modalità di trasporto. Per conseguire l’obiettivo si mira a promuovere applicazioni telematiche, azioni per migliorare l’accesso dei disabili alle infrastrutture di trasporto, realizzazione di infrastrutture in nodi della rete centrale, compresi i nodi urbani, collegamenti da e per lo sviluppo di piattaforme logistiche multimodali. Il contributo comunitario non potrà superare il 50% dei costi ammissibili. Le proposte potranno essere presentate entro il 26 febbraio 2015 da persone giuridiche pubbliche o private legalmente costituite e registrate degli stati membri dell’Unione europea. E’ a tal fine necessaria l’autorizzazione del Ministero nazionale competente, che per l’Italia è il Ministero dello Sviluppo economico. La proposta va inviata on line dal sito Innovation and Networks Executive Agemcy (Inea) tramite il sistema Tentec eSubmission, oppure va inoltrata in formato cartaceo per posta o per corriere.