‘Moneta coloniale’, Francia convoca ambasciatrice italiana

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Roma, 21 gen. (AdnKronos) – L’ambasciatrice d’Italia a Parigi, Teresa Castaldo, è stata convocata al ministero degli Esteri francese dopo le parole del vicepremier Luigi Di Maio sulla ”. E’ quanto apprende l’Adnkronos. Fonti del gabinetto del ministro per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, hanno definito le dichiarazioni del vicepremier “inaccettabili e senza motivo”. “Il capo di gabinetto del ministro per gli Affari europei – fanno sapere le fonti citate da Europe 1 – hanno convocato l’ambasciatrice d’Italia in seguito alle frasi inaccettabili e senza motivo pronunciate ieri dalle autorità italiane”.

Ieri, affrontando il tema migranti a una manifestazione del M5S ad Avezzano, il vicepremier ha tirato in ballo la Francia, “che in Africa continua ad avere delle colonie di fatto, con la moneta, che è il franco, che continua a imporre nelle sue ex colonie”. Si tratta di soldi, ha tuonato Di Maio, che Parigi “usa per finanziare il suo debito pubblico e che indeboliscono le economie di quei Paesi da dove, poi, partono i migranti”. E in serata, ospite a ‘Che tempo che fa’, Alessandro Di Battista si è presentato da Fazio con in mano il fac simile di una banconota da 10mila franchi Cfa che poi ha strappato in diretta.

Per il Pd, “le dissennate dichiarazioni di Di Maio rischiano di aprire una guerra diplomatica con un Paese storicamente alleato e nostro vicino. Domani alla conferenza dei capigruppo, il Pd chiederà l’immediata convocazione in aula del ministro degli Esteri Moavero, del tutto scomparso in questa fase. Qualcuno deve far capire a Di Maio che non è più un ragazzo che sta sui tetti di Montecitorio, ma il vicepresidente del Consiglio” affermano in una nota il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci e il capogruppo dem in Commissione Esteri Alessandro Alfieri.

In Francia, però, c’è chi non considera il franco Cfa espressione del neocolonialismo francese. E’ il caso di Nicolas Bay, eurodeputato del rassemblement National di Marine Le Pen. Il Cfa “fa parte della storia, dobbiamo rispettare le scelte economiche e monetarie dei Paesi africani”, afferma Bay rispondendo a una domanda dell’Adnkronos sulle accuse dell’M5S contro la moneta “coloniale” che frenerebbe lo sviluppo dell’Africa favorendo l’emigrazione verso l’Europa. Se i Paesi africani considerano il Cfa “un elemento di stabilità devono essere liberi di mantenerlo”, così come se lo desiderano devono essere liberi di cambiare “e avere un sistema monetario che conviene loro di più”, prosegue l’eurodeputato. A suo avviso, nella cooperazione con l’Africa, bisogna “privilegiare le infrastrutture, come strade e telecomunicazioni” e dare sostegno “all’economia reale” evitando che i finanziamenti vadano “a multinazionali” o a “intermediari” che, a causa della corruzione, non fanno arrivare gli aiuti a chi ne ha bisogno.