Moody’s, Atlante aiuti per banche deboli

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(ANSA) – MILANO, 15 APR – Il fondo Atlante in Italia “sarà positivo per le banche più deboli, ma non è una soluzione sistemica” in quanto “potrebbe mettere pressione agli istituti più in salute”. E’ quanto afferma Moody’s commentando il varo del fondo Atlante. Secondo l’agenzia di rating, il nuovo fondo aiuterà le banche in difficoltà a “migliorare la loro solvibilità e ad evitare il bail-in dei bond, inclusi quelli in mano a investitori retail” mentre “potrebbe creare l’aspettativa di un continuo supporto alle banche più deboli” da parte di quelle più solide. “Per il sistema bancario italiano nel suo complesso, è improbabile che il fondo possa dare il sollievo necessario all’eccesso di crediti deteriorati”, scrive ancora Moody’s, secondo il quale l’intero stock ammonta in Italia a 200 miliardi. Il progetto Atlante “non sembra infatti contemplare l’ingresso nel sistema bancario di un significativo capitale esterno”, con la conseguenza che la qualità debole degli attivi bancari “cambierà poco” e il capitale “resterà limitato”.
   

(ANSA) – MILANO, 15 APR – Il fondo Atlante in Italia “sarà positivo per le banche più deboli, ma non è una soluzione sistemica” in quanto “potrebbe mettere pressione agli istituti più in salute”. E’ quanto afferma Moody’s commentando il varo del fondo Atlante. Secondo l’agenzia di rating, il nuovo fondo aiuterà le banche in difficoltà a “migliorare la loro solvibilità e ad evitare il bail-in dei bond, inclusi quelli in mano a investitori retail” mentre “potrebbe creare l’aspettativa di un continuo supporto alle banche più deboli” da parte di quelle più solide. “Per il sistema bancario italiano nel suo complesso, è improbabile che il fondo possa dare il sollievo necessario all’eccesso di crediti deteriorati”, scrive ancora Moody’s, secondo il quale l’intero stock ammonta in Italia a 200 miliardi. Il progetto Atlante “non sembra infatti contemplare l’ingresso nel sistema bancario di un significativo capitale esterno”, con la conseguenza che la qualità debole degli attivi bancari “cambierà poco” e il capitale “resterà limitato”.