Lutto nel giornalismo napoletano per la scomparsa di Elio Scribani, spentosi stamattina dopo una lunga malattia. Ne dà notizia il Mattino, quotidiano per il quale Scribani ha lavorato fino al 2009 come caposervizio, dopo aver seguito per anni la cronaca nera e giudiziaria.
“Scribani – ricorda il giornalista e scrittore Gigi Di Fiore, che gli fu collega e amico – aveva un “carattere difficile”, come dicevano in tanti, che al “Mattino” gli attirò antipatie e nemici. Ma chi lo conosceva dai tempi di “Napoli oggi”, il settimanale diretto da Orazio Mazzoni dove divenne professionista con Antonio Galdo, Daniela Limoncelli, Sandra Di Stefano e Teresa Lucianelli, sa di che pasta era l’uomo e il professionista. Scrupoloso, serio, lontano da ammiccamenti e compromessi. Capo cronista a “Napoli notte”, il quotidiano diretto agli inizi da Gino Grassi, dove mi volle cronista di bianca a seguire le vicende politiche napoletane e regionali, dimostrò tutte le sue capacità diventando faro e riferimento per molti giovani come Enzo La Penna, Paola Del Vecchio, Maurizio Cerino. Lui, con al fianco il suo amico d’infanzia Renato Caprile, poi assunto da “Repubblica” dove divenne inviato per gli Esteri. Elio arrivò al “Mattino” con il settimanale economico diretto da Federico Tortorelli, poi approdò nella cronaca di Peppe Calise…Fu pre-pensionato e ne rifiutava la definizione e la condizione. Per un paio d’anni collaborò sporadicamente con “Repubblica” e “Canale 21” (riuscì a intervistare in video un collaboratore di giustizia della camorra, in un servizio ripreso da più giornali), poi lasciò…Se ne andato, dopo anni di malattia insidiosa che gli ha portato complicazioni”.