di Emilia Ferrara
Ultimi giorni di mostra per l’artista Aldo Capasso, con le sue opere originali, e per chi ha la fortuna di trovarlo in mostra realizza un unico e irripetibile ritratto.
Pochi tratti, essenziali e originali che però sono viva espressione dell’anima di chi è ritratto. Attento osservatore e soprattutto tanta voglia di conoscere.
Lo spazio è accogliente, e il personale è molto gentile e disponibile.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo, è aperta fino al 14 giugno, sono gli ultimi giorni quindi, chi vuole dovrà affrettarsi.
Aldo Capasso classe 1938. Architetto, docente e artista, espone più di 70 opere, tra disegni, dipinti e foto. L’artista, incuriosito dai volti delle persone che incontrava nella vita quotidiana, ha iniziato, fin dal 2012, a disegnare i loro volti, nei loro lineamenti esterni. L’attenzione è andata verso gli amici, parenti, studenti e persone incontrate in viaggio. Gli schizzi fatti al momento, sono stati poi elaborati assemblati, moltiplicati e declinati in disegni, dipinti e foto, in particolare per i volti femminili. Il disegno del volto e dei volti, oltre il ritratto, delle donne e del loro corpo, intende raccontare, attraverso le sue declinazioni illustrative, dall’acquerello alla pittura, dal bassorilievo alla foto, la sua bellezza, intelligenza, maternità e le sue illusioni, tutte avvolte nel suo “intorno”. Un “Intorno” sociale che, con il suo masochismo violento e prepotente, mortifica sempre più la donna nell’essere lavoratrice, amante e madre. Nello stesso tempo i “vuoti” del corpo e del viso consentono all’osservatore di riflessioni ed emozioni.
L’esposizione è illustrata da un ricco catalogo a colori. Inltre è presente un diario, dove il professore ci tiene in particolar modo che le persone che visitano la mostra lascino un pensiero, una frase, o anche la firma.