Mostre, alla Farmacia dei Golfi la rassegna “Oggetti d’arte”

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di Marco Milano

Al via alla Farmacia Dei Golfi in piazzetta Duca D’Aosta a Napoli la rassegna “Farmacopee”. La farmacia partenopea ad angolo con i gradini Conte di Mola, dirimpettaie il Teatro Augusteo, ospita una inedita mostra dal titolo “Oggetti d’arte”. Pietro Lista e Rosa Cuccurullo, sono i primi artisti che hanno messo in mostra nelle vetrine della farmacia le loro opere, nell’ambito di una vero e proprio ciclo di esposizioni che vedrà alternarsi una serie di noti autori campani. Pietro Lista, tra i più influenti esponenti dell’arte povera, un nome legato a personalità del calibro di Marcello Rumma e Achille Bonito Oliva, ha presentato “Diario”, installazione  in spago e legno racchiusa in una scatola di plexiglass, mentre Rosa Cuccurullo, versatile autrice dal percorso professionale eclettico, ha svelato il suo “Erbario”, delle eleganti opere a tema foliage. La rassegna “Farmacopee” vedrà in totale dieci autori prendere parte al “calendario” di opere in esposizione che hanno aderito all’iniziativa della famiglia De Martino, titolare della rete di farmacie campane, rispondendo all’appello di lavorare ex-novo ad un’opera “portabile”. Una collezione di inediti che vanno a formare un’originale collezione di “Raccolte Metafantafisiche delle cose di”. La serie di mostre che proseguirà sino a febbraio 2022 rientra in un progetto corale con più appuntamenti divisi in sei bi-personali, che dopo il primo opening con Pietro Lista e Rosa Cuccurullo, in esposizione fino al 12 ottobre, vedrà seguire Vittorio Vanacore e Rosanna Iossa, Antonella Pagnotta e Gaetano Di Riso, Angelo Maisto e Fiormario Cilvini, Felix Policastro ed Enzo Palumbo. Un originale format, dunque, con l’obiettivo di avvicinare “il pubblico in modo innovativo all’arte contemporanea, puntando alla valorizzazione di uno spazio storico della città e su un’idea di benessere totale”. E non è casuale la scelta del nome “Farmacopee” (dal greco antico phármakon “farmaco” e  poiéō “fare”) voluto proprio per evidenziare l’arte di preparare i farmaci, come accento sulla complessità della società attuale, che riconosce sempre più l’opportunità di riservare dei momenti dedicati all’arte, travalicando quelli che sono gli spazi convenzionalmente deputati all’esposizione delle opere. “Un’opera è sì una cosa – ha sottolineato Marcello Francolini, autore dei testi critici che accompagneranno ogni mostra – ma differente dall’oggetto: al limite è un oggetto inutile, ma pur tuttavia serve ad oggettivare la realtà, farla mondo”.  Da diverso tempo “Le Farmacie dei Golfi” aderiscono ad iniziative solidali e progetti che si preoccupano di curare i pazienti non semplicemente prescrivendo medicinali ma avendo a cuore il loro stato d’ animo, migliorandone il benessere emotivo. Farmacopee è nata facendo appello alla sensibilità artistica e al gusto estetico come terapia. Durante l’inaugurazione è stato distribuito un origami a forma di barca, a simboleggiare il viaggio ideale nell’arte contemporanea, per struttura simile al bugiardino che accompagna tipicamente i prodotti farmacologici, con all’interno notizie utili per la lettura dell’opera e le note biografiche degli artisti in mostra.

(Le foto sono di Antonio Caporaso&Jacopo Naddeo).