Romina De Novellis torna a Napoli con ‘Gradiva’: dal 9 maggio al 9 settembre negli spazi di Dafna Gallery (via Santa Teresa degli Scalzi 76) saranno esposte sette foto di grande formato ed il video, elementi espositivi, tracce, che narrano al pubblico la performance da lei messa in atto nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2017 all’interno dell’area archeologica di Pompei (a cura di Léa Bismuth, prodotta dal centro Labanque di Be’thune in collaborazione con il Parco archeologico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli e con il sostegno della Galleria Alberta Pane e di Kreemart). Gradiva è l’allegoria dell’essere umano che trasporta, tra le rovine, la carcassa di se stesso: l’artista nuda trascina a mano un grande carro di legno su cui è adagiato il calco in gesso del proprio corpo, che rimanda direttamente ai calchi di Pompei, mentre sullo sfondo si ergono le antiche rovine della città sepolta. Romina De Novellis è Gradiva, ovvero ‘colei che avanza’: reinterpretando l’opera di William Jensen e l’analisi fatta successivamente da Sigmund Freud, l’artista dà così vita ad un lavoro imperniato sulla ricerca dell’identità. Così come nell’opera di Georges Bataille, De Novellis compie un percorso che la porta all’esperienza interiore, un viaggio dell’uomo verso l’impossibile. La performance è stata interamente documentata attraverso le foto realizzate da Mauro Bordin e le immagini girate da Andres Maldonado. Gradiva arriva a Napoli dopo un’importante visibilità internazionale, è infatti parte del progetto artistico “La Traversée des Inquiétudes (2016-2019)”, presentato in anteprima il 7 settembre 2017 al centro Labanque. Nel dicembre 2017 il progetto è stato presentato al Teatro India di Roma in occasione dei 10 anni alla carriera dedicati all’artista con il premio Dante Cappelletti. Il prossimo ottobre la video installazione e l’istallazione del corpo di Gradiva saranno al Museo Ca’ Pesaro di Venezia in occasione della personale che il museo dedicherà all’artista.