Mostre, Robert Mapplethorpe danza al Madre di Napoli

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A Napoli Mapplethorpe danza: si apre domani fino all’ 8 aprile 2019, al Madre – museo d’arte contemporanea Donnaregina della Regione Campania, “Robert Mapplethorpe. Coreografia per una mostra”, a cura di Laura Valente e Andrea Viliani, organizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York. La mostra, dedicata a uno dei maestri della fotografia del XX secolo, coincide con il trentennale della personale itinerante ‘The Perfect Moment’ e comprende 160 opere, incluse quelle provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal Museo di Capodimonte e dalla Reggia di Caserta (Collezione Terrae Motus), in un dialogo tra antichità e modernità, tra fotografia e danza, accompagnato da performance site specific di importanti coreografi della scena internazionale a partire da Olivier Dubois (con il coinvolgimento dei giovani del territorio del progetto Abballamm’! ideato da Valente). “Le opere del fotografo americano non erano mai state poste in un confronto diretto con quell’evidente componente performativa che sembra animarle” spiegano i curatori parlando di ”danza fra opere e azioni coreografiche” e di una esperienza conoscitiva nuova alla luce del dinamismo che scaturisce dai corpi ritratti, ”dai riferimenti alla scultura e alla pittura, dal trasporto sensuale e immediato suggerito proprio dalla ricerca di quella proporzione e perfezione formale, cifra costante della sua produzione”. Una ‘coreografia’ espositiva che si articola in tre sezioni. Nell’Ouverture, si incontrano le due muse, Patti Smith e Samuel Wagstaff Jr; nella prima sezione, il pubblico e’ come su un palcoscenico fra ballerini, atleti, body-builders, modelle e modelli. Ed eccoci in un affresco collettivo della societa’ newyorkese e del jet-set internazionale degli anni Settanta e Ottanta, da Schwarzenegger a Philip Glass con Robert Wilson, da Francesca Thyssen a Louise Bourgeois, Leo Castelli, Doris Saatchi, Andy Warhol, Francesco Clemente e Lucio Amelio, Susan Sontag e tanti altri. La sala centrale con un tappeto rosso per danzatori e autoritratti di Mapplethorpe è come un teatro tridimensionale: nei due spazi di retro-scena, un vero camerino allestito, dove i performer si scaldano e la X(Dark) Room (vietata ai minori), con opere a soggetto erotico, fra cui una selezione del famoso Portfolio X. Nel percorso anche torsi di atleti romani e figure muliebri, l’Antinoo Farnese, un Ermafrodito e un tintinnabulum antichi, sculture in bronzo e porcellana di divinita’ e efebi rinascimentali, un Crocifisso da Giambologna, il Caino e Abele di Lionello Spada.