Muore a 95 anni Carlo Azeglio Ciampi

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Carlo Azeglio Ciampi, ex presidente della Repubblica, premier e governatore della Banca d’Italia, si è spento oggi all’età di 95 anni. Antonio Bassolino gli conferì la cittadinanza onoraria di Napoli. Ciampi era nato a Livorno il 9 dicembre del 1920. Economista e politico, e’ stato presidente del Consiglio dal 1993 al 1994, e presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, succeduto al presidente Oscar Luigi Scalfaro. Il 13 maggio 1999 fu eletto alla prima votazione, con larga maggioranza, 707 voti su 990, decimo presidente della Repubblica italiana. In questo ruolo, Ciampi si e’ prodigato per favorire un clima di collaborazione tra le varie parti politiche e per diffondere, soprattutto tra i giovani, la conoscenza della storia del paese e il rispetto dei valori e dei simboli, a iniziare dalla bandiera e dall’inno, che ne rappresentano la complessa vicenda. Si e’ per questo richiamato spesso alla Resistenza ma anche al Risorgimento, come all’Unione Europea, ritenuta baluardo di pace e di sviluppo. Nel messaggio di fine anno agli italiani, nel 2005, dal suo studio al Quirinale il presidente Ciampi cito’ parte del suo messaggio di insediamento, davanti al Parlamento in seduta comune: “Piu’ volte mi sono riletto il testo dell’impegno preso in Parlamento il 18 maggio 1999, il giorno del mio giuramento. Quell’impegno si ispirava alle iscrizioni scolpite sui frontoni del Vittoriano, l’Altare della Patria: ‘per la liberta’ dei cittadini, per l’unita’ della Patria’. Non e’ retorica, e’ l’essenza stessa del nostro convivere civile”. Laureatosi in lettere presso la Scuola normale di Pisa nel 1941, nello stesso anno venne chiamato alle armi. Dopo l’8 settembre 1943, rifiutandosi di servire nell’esercito della Repubblica di Salo’, riparo’ in Abruzzo, aderendo al Partito d’Azione. Nel 1946 si laureo’ in giurisprudenza presso l’Universita’ di Pisa. Nello stesso anno inizio’ anno la sua lunga collaborazione con la Banca d’Italia, di cui fu direttore del Servizio studi, dal 1970 al 1973, segretario generale dal 1973 al 1976, vicedirettore generale, dal 1976-1978 e infine governatore dal 1979 al 1993. Durante la XIII legislatura e’ stato ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, nel governo Prodi, dall’aprile 1996 all’ottobre 1998, e nel governo D’Alema, dall’ottobre 1998 al maggio 1999. Dal 1993 Governatore onorario della Banca d’Italia e dal 1996 membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Ha ricoperto numerosi incarichi di rilevanza internazionale, tra cui quelli di presidente del Comitato dei governatori della Comunita’ europea e del Fondo europeo di cooperazione monetaria, nel 1982 e nel 1987, vice presidente della Banca dei regolamenti internazionali, dal 1994 al 1996, presidente del Gruppo Consultivo per la competitivita’ in seno alla Commissione europea, dal 1995 al 1996, presidente del comitato interinale del Fondo Monetario Internazionale, dall’ottobre 1998 al maggio 1999. Dall’aprile 1993 al maggio 1994, Ciampi ha governato durante una fase di difficile transizione istituzionale ed economica. Il referendum elettorale e la congiuntura sfavorevole caratterizzata da un rallentamento della crescita economica richiedevano immediate risposte. Il governo Ciampi ha garantito l’applicazione della nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, attraverso il complesso lavoro per la determinazione dei collegi e delle circoscrizioni elettorali, e il passaggio da un Parlamento profondamente rinnovatosi tra la XI e la XII legislatura. Sul piano economico gli interventi piu’ significativi sono stati rivolti a costituire il quadro istituzionale per la lotta all’inflazione, attraverso l’accordo governo-parti sociali del luglio del 1993, che segnatamente ha posto fine ad ogni meccanismo di indicizzazione ed ha individuato nel tasso di inflazione programmata il parametro di riferimento per i rinnovi contrattuali. Inoltre il governo Ciampi ha dato avvio alla privatizzazione di numerose imprese pubbliche, ampliando e puntualizzando il quadro di riferimento normativo e realizzando le prime operazioni di dismissione (tra cui quelle, nel settore bancario, del Credito italiano, della Banca commerciale italiana, dell’IMI). Come Ministro del Tesoro e del Bilancio del governo Prodi e del governo D’Alema Ciampi ha dato un contributo determinante al raggiungimento dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht, permettendo cosi’ la partecipazione dell’Italia alla moneta unica europea, sin dalla sua creazione.