Museo Plart: con l’interpretazione è subito vittoria

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Napoli, via Martucci, Museo Plart. Siamo l’epoca dei polimeri. Ed allora che polimero (sintetico) sia. La collezione di Maria Pia Incutti è un patrimonio di interesse molto ampio. Patrimonio, qualcosa di dinamico che può svilupparsi oppure disintegrarsi. L’idea di esporlo in forma museale, consentendogli quindi di arricchirsi ed evolversi, era la soluzione unica perchè esso potesse ,non solo essere apprezzato da tutti,  ma salvaguardato per sempre. Ce n’è per tutti i gusti, per tutte le età. Venghinosiorivenghino. Per gli amanti dell’arte contemporanea opere di Cragg, Steinbach, Dalisi, Branzi, La Pietra. Chi intenditore d’arte non è può divertirsi con la collezione di oggetti, di design non conosciuto, che hanno, però, fatto parte della vita di molti o che sono gli antenati di molti oggetti di uso corrente. Proprio questi oggetti,  in uso solo l’altro ieri, suscitano nelle nuovissime generazioni  un incredulo quanto archeologico interesse. In agguato, dietro l’angolo il rischio della solita esposizione, che si guarda e via. Quando si dice l’interpretazione: con oggetti da ufficio si è allestito un ambiente studio. Quelli di  moderno o contemporaneo uso casalingo sono stati esposti secondo criteri e logiche interpretative. Uno splendido espositore, che brilla nel buio come un astronave azzurra, colpisce la fantasia ancor prima di scoprire cosa c’è sotto il vetro. Risultato: una visita che emoziona, e che provoca l’autoidentificazione dell’osservatore. Egli ritrova pezzi del suo tempo che fu, ed elementi, di cui si è dimenticata, per l’ordinario quotidiano uso,  la ragione estetica per la quale l’oggetto fu scelto. Questa è cultura: non eredità ma patrimonio. Evoluzione sempre, staticità mai. La nuova sezione multimediale promette anche di più. Lontani dal solito, ritrito, onnipresente touch: ”voi siete qui” (contributo dell’allestitore ad una crisi d’autostima del pubblico), si è usata la tecnologia per illustrare tecnologicamente la cultura.  Un getto continuo di immagini, suoni e testi combinati suscita emozione e curiosità. L’incontro vincente per far esplodere l’interesse del visitatore. Non più solo la plastica, come polimero sintetico, ma anche la difesa dell’ambiente e l’uso responsabile e sostenibile delle plastiche. L’esposizione è un racconto. Lo stesso racconto può diventare interessante e coinvolgente oppure essere piatto e poco incisivo. Scelte. Leggere una favola al bimbo senza alcuna partecipazione trasmette noia. Il pischello irrequieto, per arrivare alla conclusione della storia, si affretta a girare le pagine saltando interi pezzi del racconto. Leggere la favola, partecipando con intonazioni e vocine, interpretandola ohibò,  tiene il pargolo incollato alla poltrona ed attento ad ogni particolare. L’interpretazione è proprio questo secondo tipo di lettura.