Musica, i Foja: rock napoletano da Europa agli Usa

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I loro brani “A chi appartieni” e “Dummeneca”, rivisitati in lingua francese (“A qui tu appartiens” con la cantautrice Pauline Croze) e catalana (‘Domingo’ con il gruppo catalano La Pegatina); due live negli Usa a fine ottobre, a Charleston e New York e un tour europeo che parte il 7 novembre a Parigi per proseguire, fra le altre, a Amsterdam, Liverpool, Londra Barcellona, Madrid. E’ il nuovo progetto dei Foja, band rock/folk napoletana, che in 12 anni si e’ guadagnata un pubblico appassionato e il rispetto della critica. Voce (e fra le chitarre) della band e’ Dario Sansone, musicista, fumettista e animatore, componente del dream team della napoletana Mad Entertainment da cui sono usciti i pluripremiati L’arte della felicita’ di Alessandro Rak e Gatta Cenerentola (in arrivo anche nelle sale francesi a Novembre) di cui il rocker e’ coregista. “Con i Foja da sempre mescoliamo tradizione e modernita’, questa nuova avventura ne e’ la massima espressione – spiega all’ANSA Sansone, che con il gruppo porta avanti il progetto con il sostegno di Mibact e di Siae, nell’ambito dell’iniziativa ‘Sillumina’ -. Abbiamo gia’ in cantiere nuove collaborazioni”. E anche il cinema chiama: “Alla Mad siamo in fase di preproduzione del nuovo film animato, che sara’ basato su una storia originale. La regia sara’ di Alessandro (Rak), insieme allo stesso gruppo degli altri due film”. Nominati ai David di Donatello e ai Nastri d’argento con le canzoni originali scritte per L’arte della felicita’ e Gatta cenerentola, candidati al Premio Tenco, i Foja, sono composti anche da Giovanni Schiattarella (batteria), Giuliano Falcone (basso elettrico), Ennio Frongillo (chitarra elettrica) accompagnati dal produttore artistico Luigi Scialdone(chitarre e mandolino elettrico). Nei nuovi singoli in francese e spagnolo, resta comunque la parte in napoletano: “Molte canzoni italiane conosciute all’estero sono in realta’ napoletane, da O’ sole mio’ a ‘Torna a Surriento’. Crediamo sia un piu’, non un meno cantare nella propria lingua. Esprimendoti nella maniera che piu’ conosci, riesci a essere vero”. La band unisce da sempre racconto delle emozioni e temi sociali: “Non e’ una strada facile ma sarebbe difficile per noi fare altrimenti, non si possono chiudere gli occhi o il cuore a determinate tematiche. Poi in questo periodo storico e’ fondamentale stare in campo, non continuare a distrarre e a distrarsi. Anche per questo, in un momento nel quale il nostro Paese tende a chiudersi, uscire e andare incontro alle altre culture lo viviamo come un bel segnale”. Dopo il successo di Gatta Cenerentola (diretto da Sansone insieme a Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri) “ci sono animatori che ci scrivono chiedendo di venire a lavorare con noi a Napoli alla Mad, ma siamo un piccolo studio e non abbiamo nemmeno lo spazio per poterli ospitare – racconta Sansone -. Siamo felici pero’ di aver lanciato un bel messaggio di speranza, di produttivita’, di professionalita’. Oggi finalmente i produttori hanno un po’ piu’ d’attenzione per l’animazione ma veder crescere il settore richiede tempo e belle storie”. I Foja e la Mad sono due espressioni dell’esplosione di creativita’ napoletana degli ultimi anni, da Sorrentino a Gomorra: “La nostra e’ una citta’ che vive di estremi, unisce le piu’ grandi barbarie e i gesti piu’ nobili da un vicolo all’altro. Sarebbe impensabile e ingiusto raccontare solo le favole. Rimane una delle citta’ piu’ belle del mondo, i suoi contrasti ti permettono di spiare l’animo umano in tutte le sue caratteristiche”.