Roma, 13 mar. (Labitalia) – “E’ ora che le grandi piattaforme che dominano il mercato dei contenuti online a spese dei creatori smettano di sfruttare gli autori e rispettino le regole del diritto d’autore. Questo concetto sfugge alla comprensione dei nostri attuali governanti: sembrano a tratti non comprendere affatto la complessità e la gravità dei nostri problemi o anche non voler comprendere le nostre ragioni per convenienze di parte. Ci auguriamo vivamente di sbagliarci”. A dirlo, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, il presidente e il vicepresidente della Snac (Sindacato nazionale autori e compositori), Franco Micalizzi e Massimo Cantini, dopo l’incontro sulla proposta di legge della Lega di una canzone italiana su tre in radio.
“Il parlamentare della Lega Alessandro Morelli, estensore della proposta di legge, ha precisato – spiega Micalizzi – che la ratio della proposta sta nel difendere la cultura del Paese, e quindi la musica, che è parte fondamentale della nostra cultura. Oltre ai grandi artisti esiste un mondo di lavoratori di supporto e-o di artisti meno fortunati che comunque vivono di questa attività, e in quanto tale, è un mondo che rappresenta un interesse nazionale. Di conseguenza, si è dichiarato pronto ad ascoltare suggerimenti e integrazioni utili a migliorare la proposta dal punto di vista normativo”.
“Di fatto oggi – fa notare – viene trasmesso per radio almeno il 30% di repertorio musicale italiano. Ma se è vero che si vuole realmente difendere il patrimonio culturale musicale del Paese, è assolutamente necessario e doveroso che il governo recepisca la direttiva Ue sul copyright approvata dal Parlamento europeo il 12 settembre scorso e che ora i singoli Stati sono chiamati a decidere se adottarla o meno”.
“Però – avverte Micalizzi – in quella sede i rappresentanti del governo italiano, diversamente dalla grande maggioranza degli altri Paesi, si sono dichiarati contrari all’accoglimento di quella direttiva, risultando pertanto complici dei grandi operatori del web che si sono e continuano ad arricchirsi alle spalle degli autori attraverso l’uso pressoché gratuito , sulle loro piattaforme web, dei contenuti creativi degli aventi diritto”.
“Morelli – sottolinea – ha assicurato che sulla questione del recepimento della direttiva Ue si adopererà per sensibilizzare il governo. Comunque, auspica che la sua proposta non venga considerata come un’iniziativa della Lega, ma che rappresenti un sasso gettato nello stagno con lo scopo di suscitare un risveglio generale e si cominci a parlare tutti insieme di queste problematiche per valorizzare l’intero sistema”.