Impeccabile l’esecuzione strumentale e la purezza del suono, capace di emozionare all’ascolto l’immaginario collettivo riconducendolo ad una dimensione onirica che consente di ripercorrere l’atmosfera dell’epoca nella quale il testo musicale venne scritto e guidando l’ascoltatore verso un percorso proprio della stessa dimensione temporale. Eccellente la scansione del percorso musicale scandito dai sei quartetti sia sul piano filologico che della interpretazione, estremamente espressiva, e che, sul piano simbolico è capace di rievocare anche l’atmosfera stessa della città nella quale Paisiello compose tanti dei suoi testi. Nota di novità, particolare interessante per una interpretazione settecentesca, è l’esecuzione del ritornello dei brani, in cui il solista non ripete pedissequamente le frasi e i periodi musicali, ma si improvvisa “coautore” creando “ad hoc” variazioni sul tema, come era d’uso fin dai primi tempi della musica scritta, in cui il musicista si “impossessava” dello spartito rendendolo proprio prendendosi quindi la libertà di modificarlo variandolo giustificando, così, l’esistenza stessa della ripetizione e diventando il metro per misurare ila bravura dei musicisti. Altra caratteristica presente nel CD è la Cadenza originale dell’andante poco adagio del quartetto n° 2 che ne impreziosisce il brano composta proprio dal flautista solista Mauro Bibbò.
Di origine tarantina, si formò infatti a Napoli, al conservatorio San Onofrio sotto la guida di Francesco Durante. A Napoli visse e compose per la maggior parte della sua vita, tranne i soggiorni a San Pietroburgo e Parigi. Scrisse numerosi testi per il teatro, sia nel campo dell’opera seria che in quella buffa, ma si dedicò con grande sensibilità anche alla musica sacra e a quella strumentale, componendo cantate, oratori, messe, sinfonie, concerti per clavicembalo e orchestra, sonate e quartetti.
Il Quartetto Musicalfa, che è presente autorevolmente da molti anni sulla scena musicale italiana ed internazionale, nasce dall’incontro di quattro musicisti che hanno condiviso il desiderio di diffondere la fruizione cosciente e corretta della Musica napoletana del settecento. La formazione, di carattere segnatamente mediterraneo, si caratterizza per una continua ricerca di quella sensibilità musicale veicolata dall’impeto della musica del settecento napoletano ed ha ottenuto riconoscimento e successo di pubblico tanto in Italia che all’estero.
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