Napoli, al Blu di Prussia è di scena la grande Milano con il fotografo Giovanni Gastel

368
In foto Giovanni Gastel

di Maria Carla Tartarone

Per l’inaugurazione del XII anno, questo autunno in “Al Blu di Prussia”, spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo, diretto da Mario Pellegrino, è stata presentata una mostra particolare di un fotografo straordinario, Giovanni Gastel, che ci ha portato da Milano, a cura della storica Maria Savarese, un folto gruppo di immagini fotografiche, per lo più in bianco e nero, rivelatrici di una contemporaneità colta, raccolta in se stessa, pronta alla sfida. Intervistando l’artista, mi è infatti venuto spontaneo di pensare a Dalì, non l’autore dell’ultima ricchissima mostra caprese, ma l’uomo che guarda se stesso, si ammira, sa di aver raggiunto l’apice delle sue possibilità, e che tuttavia attende ancora di più, con sicurezza. Le sue fotografie in bianco e nero e a colori fanno ricordare la collezione di Carla Sozzani, cui appartengono anche molte opere di Gastel, e quelle di Francesca Woodman recentemente esposta a Villa Pignatelli ed anche “Al Blu di Prussia” ed altre immagini di fotografi raffinati, espresse soprattutto in bianco e nero. A Milano possiamo incontrare Carla Sozzani nella sua Galleria al Corso Como, vicino alla fermata della Metropolitana di Piazza Garibaldi che ci conduce alle architetture contemporanee dei Palazzi del Bosco Verticale attorno alla Piazza Gae Aulenti tra cui preferisco il Grattacielo Unicredit nelle sue nitide linee protese verso il cielo, senza verde.
Giovanni Gastel è nato a Milano nel 1955 da Giuseppe Gastel e da Ida Visconti di Modrone, ultimo di sette figli, nipote di Luchino Visconti che, rivolgendosi a lui con tenerezza, usava raccomandargli “concentrazione assoluta e studio, molto studio”. Ebbe occasione giovanissimo di avvicinarsi al mondo della Moda femminile, nelle Riviste pubblicitarie alle quali molto si dedicò. Iniziò a lavorare prestissimo: nel 1975-76, quando fu assunto dalla Casa d’Aste Cristie. Lo studio costante della figura femminile raffinò le sue visioni che diventarono anche leggere e sinuose fino nei particolari eleganti, talvolta protagonisti.
Fu ritenuto un artista da quando La Triennale di Milano gli dedicò, nel 1997, una mostra personale curata da Germano Celant. Da allora il suo nome fu presente in tutte le più note riviste di Moda, in Europa, in America ed in Oriente. Nel 2002 ricevette l’Oscar per la Fotografia che lo ha condotto a divenire Presidente dell’Associazione Fotografi Italiani Professionisti e membro permanente del Museo Polaroid di Chicago.
A Napoli le sue opere fotografiche, “Selected Works”, riscuotono molto successo e si potranno ammirare sino a fine gennaio. Giovanni Gastel ha goduto il suo protagonismo tra il folto pubblico giunto per la XII Festa annuale di Inaugurazione della Galleria, ma poi rimasto affascinato dalle raffinate fotografie dell’Artista.