Napoli, attivati i servizi di assistenza per l’emergenza caldo

61

Per fronteggiare il caldo africano di “Lucifero”, che nei prossimi giorni raggiungerà il picco massimo praticamente in tutta Italia, il Comune di Napoli – per il periodo da bollino rosso – ha predisposto l’attivazione di un servizio in tre zone “operative” del capoluogo partenopeo (I e II Municipalità; III, V, IX, X Municipalità e IV, VI, VII, VIII Municipalità). In città, dove si sfiorano i 40 gradi, si vedono molti cittadini e turisti alla ricerca di zone d’ombra per ripararsi dal sole cocente e fontanelle per rinfrescarsi. Il servizio di assistenza per le persone più in difficoltà, dotato di unità di pronto intervento, comunque, sarà attivo per tutta l’estate, per 12-13 ore. Previsto anche un servizio di accoglienza che attualmente copre 125 utenti. Verranno messe a disposizione 400 bottiglie di Coca cola, 200-300 bottiglie di the e aranciata dal Centro “La Tenda”. La situazione dei bagni pubblici e docce appare più complessa, ma allo stato attuale, si potrà usufruire delle strutture convenzionate o dei centri di volontariato. L’assessore comunale al Welfare, Roberta Gaeta, fa anche sapere che è stata stipulata un’intesa con il Banco alimentare per cani e gatti. Dunque, le persone senza dimora potranno avere del cibo anche per i propri eventuali animali d’affezione. L’assessore Gaeta ha inoltre proposto di coinvolgere alcuni interpreti dell’Istituto Universitario Orientale per tradurre una mappa con le indicazioni utili in arabo, inglese, francese, cirillico e srilankese. Entro i prossimi giorni si provvederà ad attivare una mailing list coi partecipanti al Tavolo, aggiungendo l’Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori e la Protezione civile. Per ora, nelle strutture sanitarie della città, come l’ospedale Cardarelli, il flusso dei pazienti definiti a rischio quando le temperature e l’afa sono così alte (cardiopatici e anziani) è nella norma del periodo estivo. Pronte a fronteggiare eventuali richiesta provenienti dalle Asl e dagli enti locali della Campania, anche le strutture della protezione civile regionale con i volontari.