Napoli, aumenta il numero di imprese. Riparte l’industria, male il commercio

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La Giornata dell’Economia organizzata oggi dalla Camera di Commercio di Napoli si concentra sul rilancio del tessuto produttivo locale. Il monitoraggio realizzato nelle scorse settimane da Unioncamere e Istituto Tagliacarne evidenzia un consistente aumento del numero di imprese sia nell’ultimo anno sia ad aprile del 2015, quando viene effettuato l’ultimo rilevamento:Maurizio Maddaloni “Il saldo – spiega il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloniè positivo e si attesta a quota 5950 aziende nella differenza tra quelle iscritte al registro camerale e quelle cancellate: una crescita dell’1,06 per cento rispetto alla media nazionale dello 0,53 e a quella meridionale dello 0,62“. Segnali confortanti arrivano dal manifatturiero con il saldo percentuale tra imprese che dichiarano aumenti e quelle che dichiarano diminuzione di produzione rispetto al primo trimestre dell’anno che si attesta a più 25 per cento. Un saldo che cresce al 28 per cento nella provincia di Napoli, mentre la media nazionale è del 20 per cento. In particolare migliorano le imprese alimentari (il saldo qui è più 42 per cento) ma anche quelle artigiane (più 13 per cento e le industrie con almeno 10 addetti (più 31per cento). “Dopo un primo trimestre di buio nel manifatturiero – dice Maddaloni – arrivano segnali confortanti in particolare tra le imprese artigiane“. Resta invece negativa la prospettiva del commercio con il saldo tra chi ha aumentato le vendite e chi le ha diminuite che raggiunge in negativo il 32 per cento a Napoli e il 33,9 per cento in Campania. In crisi in particolare supermercati, ipermercati e grandi magazzini con punte del 70 per cento tra chi denuncia perdite. Positiva invece la tendenza nel turismo con gli imprenditori “ottimisti” al 65,8 per cento a Napoli e del 60 per cento in Campania. In attesa dei dati sull’estate, la tendenza, sottolineata anche da Bankitalia è di un più 20 per centodel settore rispetto al 2014. Il boom turistico nei primi 4 mesi dell’anno è testimoniato da un incremento del 21,2 per cento di pernottamenti di stranieri (più 19,3 per cento in Campania). Crescono anche l’export e l’agroalimentare, ma resta pesante la situazione del mercato del lavoro con il tasso di occupazione nel IV trimestre del 2014 al 39,2 per cento (37 per cento a Napoli) rispetto al dato italiano del 55,7 per cento. Ma nel 2015 si registrano 8.700 assunzioni programmate nel II trimestre a Napoli e provincia (più 7 per cento) e 17.300 in Campania (più 10,3 per cento, anche se il dato italiano sale del 17 per cento). Le nuove assunzioni sono però più stabili con il 38 per cento di contratti a tempo indeterminato a Napoli, mentre il dato nazionale è del 28,7 per cento, mentre la cassa integrazione da gennaio a maggio 2015 scende del 38,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.