Napoli celebra il 76° anniversario delle Quattro Giornate. De Magistris, la città ha la Costituzione nel Dna

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In foto Luigi de Magistris

Napoli oggi celebra il 76esimo anniversario delle Quattro Giornate, rivolta di popolo che liberò la città dall’oppressione nazifascista. In occasione delle celebrazioni, il sindaco, Luigi de Magistris, ha deposto una corona in Piazza Carità presso la stele dedicata a Salvo D’Acquisto. “La libertà – ha detto l’ex pm – non è un sogno ma una conquista che non ci sarà per sempre se non viene alimentata dalla voglia di attuare la Costituzione e di lottare per i diritti, per la giustizia sociale e per l’uguaglianza tra i popoli. Questa città – ha aggiunto – ha nel suo Dna i valori costituzionali e forse l’origine dell’Europa con i valori più giusti è partita proprio da Napoli con la rivolta di donne, giovani e bambini che scelsero di stare dalla parte della libertà”. Alla cerimonia hanno partecipato autorità cittadine e militari e la Fanfara dei carabinieri che ha intonato le note de ‘Il Piave’ e l’inno nazionale. “Celebrare le Quattro Giornate è più importante di prima perché purtroppo il tempo fa dimenticare le cose e noi dobbiamo lavorare affinché si ricordi e per trasmettere la vera storia del nostro Paese” ha sottolineato il presidente Anpi Napoli, Antonio Amoretti, che ancora oggi a 90 anni gira le scuole per portare alle giovani generazioni la propria testimonianza di che cosa ha voluto dire vivere negli anni del fascismo e durante la guerra in una città, Napoli, che subì 104 bombardamenti. “A volte – ha raccontato Amoretti – dai loro sguardi mi accorgo che questi ragazzi quasi non credono a certe cose e quindi ancor di più io ho il dovere di raccontarle”.