Napoli, il Comune adotterà il “Bilancio sociale”

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Enrico Panini
in foto Enrico Panini, assessore al bilancio

“La Giunta comunale, su proposta dell’assessore Panini, ha approvato, nella sua ultima seduta del 2017, la volontà dell’Amministrazione Comunale di Napoli di dotarsi dello strumento del Bilancio sociale per rendicontare alcune delle più importanti voci di spesa dell’Ente. Con tale documento di rendicontazione sociale verranno espresse, in maniera facilmente fruibile, le scelte operate dall’Ente, le attività poste in essere per il raggiungimento delle stesse, i risultati conseguiti e l’impiego delle risorse, a vantaggio dei cittadini e delle società, le cui attività sono legate alla vita dell’Amministrazione”. Così in una nota di palazzo San Giacomo. “E’ uno strumento adottato volontariamente, non essendo richiesto da nessuna disposizione normativa, e discende dall’intento del Comune di dar conto in modo semplice ed immediato ai cittadini del proprio operato, rendendo trasparenti e compiutamente comprensibili i programmi, le attività e i risultati raggiunti e non solo. Il valore più importante di questa rendicontazione, infatti, sta nel mettere il cittadino al centro dell’operazione, creando un vero e proprio rapporto bidirezionale tra esso e l’Ente locale per verificare insieme la bontà delle scelte intraprese e/o l’eventuale necessità di modificare, implementare, aggiornare l’attività programmatoria. Il Comune intende, quindi, investire decisamente sul versante della rendicontazione sociale delle proprie scelte, in particolare, nella nuova fase che si aprirà con l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2018, convinto che agli strumenti tradizionali ed innovativi di comunicazione messi in campo in questi anni, vadano affiancati nuovi strumenti che comportino anche trasformazioni coerenti nel funzionamento dell’amministrazione pubblica, nelle prassi e nell’organizzazione del lavoro di fatto, coerenti con i processi attivati. L’adozione del Bilancio sociale e della rendicontazione come prassi comportano un radicale cambiamento del punto di vista rispetto alle prassi ordinarie e, per quanto ci riguarda, desuete: il cittadino, non l’atto burocratico in sé, diventa il riferimento iniziale che ordina, a ritroso, prassi e procedure e che valuta il soddisfacimento delle proprie esigenze. Con l’approvazione di questa Delibera inizia, di conseguenza, un percorso complesso ed impegnativo che, partendo da alcune delle voci più significative (fondi europei; tributi; macchina amministrativa con particolare riferimento alla comunicazione), arriverà a riguardare l’intero bilancio del terzo Comune del Paese”, conclude la nota.