Napoli, de Magistris: Orari di apertura, nostra ordinanza dal 1° giugno. Cerco un’intesa con la Regione

111
in foto Luigi de Magistris

Il divieto di consumo di bevande alcoliche dopo le 22 disposto da un’ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca non piace al sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Noi la pensiamo diversamente. Questa è una fase in cui riteniamo che occorra andare in un’altra direzione”, ha spiegato l’ex Pm che oggi ha sottoposto all’attenzione del prefetto di Napoli Marco Valentini e del vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola i punti di un’ordinanza sindacale che firmerà oggi pomeriggio. “Il provvedimento – ha annunciato il sindaco a margine del comitato in prefettura – entrerà in vigore il 1° giugno. Stiamo provando a capire se si riesce a trovare una soluzione d’intesa con la Regione”. Obiettivo dell’ordinanza “è provare a limitare gli assembramenti aumentando i punti di attrattività della nostra città. Non si tratta – ha spiegato il primo cittadino – di un’ordinanza sulla movida, ma di un provvedimento che riguarda tutta la città: ordineremo l’apertura di luoghi chiusi, dalla Floridiana al Bosco di Capodimonte all’ex area Nato, promuoveremo intrattenimento in luoghi desertificati come il Centro direzionale, ci sarà più occupazione di suolo pubblico e pedonalizzazione di intere aree a disposizione delle attività commerciali, non solo di bar e ristorazione. Se riduci spazi e orari le persone si concentrano di più, quindi questo provvedimento ha a cuore la salute dei cittadini. Ci sarà una modulazione degli orari di apertura delle attività, non troppo prolungati dove sono presenti abitazioni, ma se parliamo di aree spopolate sarà possibile restare fuori fino all’alba”. De Magistris ha spiegato di aver sottoposto l’ordinanza anche all’attenzione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo cui il provvedimento del sindaco sarebbe “legittimo e in linea con le prescrizioni sanitarie”. L’ex Pm vede quindi con favore il prolungamento dell’orario di apertura dei bar in Campania fino all’una di notte. “Finalmente – ha commentato – quello che dico da cinque giorni comincia a entrare in parecchie teste. Il dibattito è come far ripartire le attività economiche coniugando il rispetto della salute individuale e collettiva con la ripresa economica”.