Napoli, de Magistris: Scioglimento del Consiglio, De Luca il mandante. Appello all’apposizione per evitarlo

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In foto Luigi de Magistris e Vincenzo De Luca

“E’ evidente ormai a tutti, da come vanno le dinamiche, che a poche centinaia di metri da qui c’è chi vuole mandare a casa il Consiglio comunale di Napoli”. Lo ha detto il sindaco Luigi de Magistris, al termine della seduta, rinviata, del Consiglio comunale sul bilancio di previsione 2020-2022. A domanda diretta su chi sia il “mandante”, de Magistris ha risposto: “De Luca”. Secondo de Magistris, che ha rivolto un appello ai consiglieri dell’opposizione per un’azione condivisa da qui alla fine del mandato, “anche nell’opposizione ci sono numerosi consiglieri che non possono accettare di essere gli esecutori di un mandante politico dello scioglimento del Consiglio comunale di Napoli. A poche centinaia di metri da qui”, ha aggiunto de Magistris riferendosi a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, “c’è chi vuole mandare a casa il Consiglio comunale di Napoli, e lo si vede chiaramente dalle forze in campo che si agitano e da chi in particolare si è mosso in questi giorni”.
“Abbiamo una maggioranza politica forte e coesa, ma non abbiamo una maggioranza numerica – ha aggiunto -. Questo significa che bisogna fare un lavoro e appellarsi a tutta quella parte del Consiglio comunale non seduta nei banchi della maggioranza politica affinché si rifletta su quanto sia necessario mettere in campo un’azione politica e amministrativa di transizione che ci porti fino alla prossima primavera”. Il rinvio della seduta è stato proposto dal sindaco per “aggiornarci nei prossimi giorni e cercare di arrivare ad avere una forza politica amministrativa maggiore, che noi come numeri non abbiamo, attraverso una maggiore condivisione”. De Magistris ha ricordato che “ci troviamo in zona rossa, in piena esplosione della pandemia sanitaria, sociale ed economica. Credo quindi che sia necessario un appello da parte mia, ma anche della maggioranza, a tutta quella parte politica qui rappresentata che ha a cuore il senso di responsabilità e di amore per la città, per trovare le modalità di approvare non solo il bilancio, ma anche una serie di provvedimenti che la città si aspetta. Perché la città si aspetta provvedimenti e azioni, non commissariamenti, inerzie e caos”.