Napoli, diventare donatori di midollo con un prelievo di sangue. Appuntamento sabato 15 al II Policlinico

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Diventare donatori con un semplice prelievo di sangue. Sarà possibile sabato 15 febbraio, dalle 8:30 alle 13, nell’edificio 9 del Secondo Policlinico di Napoli e in altri centri della Campania. “Essere donatori – questo l’appello dell’assessora ai Giovani del Comune di Napoli, Alessandra Clemente – vuol dire esercitare il ruolo più nobile che possiamo avere nella nostra esistenza: essere vita per altre vite. Nel centro trasfusionale del Secondo Policlinico una grande iniziativa per tante famiglie del nostro territorio alle prese con storie difficili”. Possono donare tutti i ragazzi che hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e che pesano più di 50 chili. Con la tipizzazione è possibile iscriversi al registro internazionale dei donatori. “È una fascia d’età particolare – sottolinea Francesca Menna, assessora comunale alla Salute – perché parliamo di giovani che spesso non prestano attenzione per il proprio corpo. Questa iniziativa consente, quindi, di fare sicuramente della solidarietà, di aiutare persone in difficoltà, ma allo stesso tempo di capire quanto il proprio corpo è prezioso, quanto bisogna averne cura. È una battaglia anche culturale far capire alle persone che donare dà senso anche alla proprio vita”. Dopo la tipizzazione, l’iscrizione nel registro dei donatori di midollo “consente di far parte anche del registro mondiale di potenziali donatori – spiega alla Dire Antonio Leonardi, professore ordinario di Patologia generale dell’università Federico II di Napoli -. Si resta iscritti fino al 55esimo anno d’età e si può essere chiamati in qualunque momento, e in qualunque parte del mondo, se c’è una potenziale donazione compatibile”. La donazione “è anonima – sottolinea Leonardi – e il donatore, quindi, non saprà mai per chi ha donato. Il suo gesto, però, consente a un paziente di avere un midollo normalmente funzionante ed è efficace nei casi di immunodeficienze ma anche in presenza di alcuni tipi di tumori liquidi, leucemie e linfomi”.