Napoli e la camorra dal 1960 al 1990: il docufilm di Francesco Patierno all’Università Suor Orsola Benincasa

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In foto Raffaele Cutolo nel film Camorra

Un ritratto storico e socio‐antropologico della camorra costruito attraverso gli archivi di Rai Teche con sorprendenti filmati d’epoca molti dei quali inediti. Il docufilm “Camorra” di Francesco Patierno è un caso perfetto per la mission didattica di “Letteratura, cinema, musica e teatro per raccontare le mafie”, la rassegna multidisciplinare di incontri su mafie e corruzione ideata e organizzata dal Centro di Ricerca ReS Incorrupta dell’Università Suor Orsola Benincasa.
L’appuntamento con la proiezione del film, presentato alla 75esima edizione del Festival del Cinema di Venezia dal regista napoletano de “Il mattino ha l’oro in bocca”, è fissato per martedì 21 gennaio alle ore 16 nell’aula magna dell’Università Suor Orsola Benincasa. Ingresso libero anche per aprire il dibattito alla città come avviene sempre nelle iniziative culturali del Suor Orsola. Al termine del film a discutere di “Camorra”, insieme con il regista Patierno, ci saranno il magistrato Paola Piccirillo e lo storico Isaia Sales, docente di Storia delle Mafie al Suor Orsola e coordinatore scientifico della rassegna.

In foto Francesco Patierno
In foto la locandina del film Camorra

“Camorra”, come racconta Patierno, “scava nell’anima di una città imperscrutabile: nei filmati delle Teche Rai e nelle fotografie dell’Archivio Riccardo Carbone c’è il racconto, che va dagli anni Sessanta agli anni Novanta, dello svilupparsi del fenomeno camorristico, dal rapporto di subordinazione alla mafia, che gestiva in Campania il contrabbando di sigarette negli anni del dopoguerra attraverso famiglie locali, fino all’avvento di Cutolo che riesce a unificare il proprio potere estorsivo in una sola grande organizzazione militare ed economica fornendo ai suoi membri un’ideologia identitaria di riscatto sociale e territoriale”.
Dopo l’incontro con Francesco Patierno l’edizione 2020 di “Letteratura, cinema, musica e teatro per raccontare le mafie” proseguirà con cadenza settimanale: ogni martedì alle 16 al Suor Orsola fino al 17 Marzo: (programma completo su www.unisob.na.it/eventi). Tra i prossimi protagonisti della rassegna ci saranno lo scrittore Andrej Longo, il regista cinematografico Agostino Ferrente, il regista televisivo Paolo Colangeli, il rapper Lucariello, l’artista Giovanni Fiorito, il filosofo Gennaro Carillo e l’editore Rosario Esposito La Rossa.

La rassegna un libro al mese e il lavoro scientifico multidisciplinare del Centro di Ricerca Res Incorrupta

Al Suor Orsola il Centro di Ricerca ReS Incorrupta si occupa di ricerche e studi sulle mafie e la corruzione con l’obiettivo di disvelare le radici storiche, il sostrato culturale, le dinamiche sociologiche e politiche, le ragioni giuridiche e gli equilibri economici che sono sottesi ai fenomeni corruttivi e criminali. A tal fine, il Centro mette in opera metodologie, indagini, integrazioni e intersezioni tematiche tra diversi saperi, in collaborazione con altre istituzioni ed in collegamento con atenei e centri di ricerca nazionali ed internazionali, anche allo scopo di elaborare appositi percorsi di alta formazione.
Proprio con questo obiettivo di integrazione dei saperi al servizio della ricerca su mafie e corruzione sono nate le rassegne di incontri “Un libro al mese” e “Letteratura, cinema, musica e teatro per raccontare le mafie” che uniscono le attività didattiche dei tre diversi Dipartimenti del Suor Orsola (Scienze giuridiche, Scienze umanistiche e Scienze formative, psicologiche e della comunicazione) nel tentativo di analizzare la produzione culturale sui temi criminali sotto diverse angolazioni ed a beneficio di diversi interventi professionali: dall’ambito psicologico a quello criminologico, dall’ambito educativo a quello giurisdizionale.

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