Napoli e Salerno, così la
green economy diventa un affare

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La Campania e Napoli in particolare scommettono sulla green economy per individuare una strada in grado di far uscire l’economia locale dalla crisi. L’ultimo rapporto “Green Italy”, curato da fondazione Symbola La Campania e Napoli in particolare scommettono sulla green economy per individuare una strada in grado di far uscire l’economia locale dalla crisi. L’ultimo rapporto “Green Italy”, curato da fondazione Symbola e Unioncamere, evidenzia come la Campania sia al primo posto, tra le regioni del Mezzogiorno, per numero di imprese che investono nella green economy nel quinquennio 2008-2013 e che sono pronte a potenziare ulteriormente prodotti e tecnologie nella stagione in corso. Con 24070 aziende che rientrano in questo target la Campania si piazza al settimo posto a livello nazionale (il primo è occupato dalla Lombardia con 62570 imprese). La prima regione meridionale subito dietro quella campana è la Puglia, con 20760 entità produttive impegnate nel comparto della cosiddetta economia verde. Che comprende, per intenderci, non solo i tradizionali impianti che generano energia pulita ma pure tecnologie innovative da utilizzate, negli stabilimenti così come in abitazioni private e uffici, per ridurre sprechi e costi. Sempre secondo lo studio Green Italy in Campania le imprese che scommettono su questo particolare settore sono circa il 30 per cento dell’intero sistema produttivo locale. In questo contesto emergono realtà provinciali come Napoli,prima in regione e terza a livello nazionale dietro Roma e Milano, dove sono 12750 le imprese che investono nel segmento green con un’incidenza sul tessuto produttivo locale pari al 21 per cento. Nella top 20 troviamo anche Salerno, con 4320 aziende impegnate nello sviluppo di prodotti e tecnologie verdi e un’incidenza del 16,5 per cento. Vale la pena di osservare come la Campania, in questo senso, sia un esempio virtuoso visto che tra le prime venti città d’Italia per numero di imprese green le altre due meridionali presenti sono Bari e Lecce. Questo mercato produce effetti particolarmente positivi sull’occupazione: nella speciale classifica la Campania è sesta (al vertice la solita Lombardia, poi Lazio e Veneto) con 3100 assunzioni e un’incidenza del 6,1 per cento sul mercato del lavoro locale. I dati provinciali, invece, vedono Napoli quarta (comandano Milano e Roma) con 1570 posti di lavoro creati e Salerno ventesima (670 i dipendenti). In Campania, infine, sono attivi 17 contratti di rete nel settore green (il 16 per cento del totale). Un dato che colloca la regione all’ottavo posto nazionale. In cima la Lombardia con 101 contratti e un peso specifico del 18,1 per cento.


Nelle tabelle i dati provinciali e regionali delle aziende che investono nel settore della green economy e l’incidenza sul totale del tessuto produttivo locale