A Napoli una griffe legale per i talenti del falso: registrato il marchio Very good

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in foto griffe falsificate

Riabilitare e poi riunire sotto una griffe registrata e legale i talenti che una volta erano al servizio dell’industria del falso: nasce a Napoli la prima iniziativa “sociale” contro l’ economia “parallela” della contraffazione, un business da svariate centinaia di milioni di euro all’anno, che dà lavoro, “in nero”, a migliaia di persone. Il progetto prende spunto da un’idea del Centro Studi dell’Unione Giovani Penalisti, istituito oggi nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli. Gode dell’apprezzamento del Mise e sarà presentato a Montecitorio il primo febbraio (ore 14,30), nella sala stampa della Camera dei Deputati. Un incontro al quale prenderanno parte il senatore Francesco Urraro, i deputati Gianfranco Di Sarno e Flora Frate, l’ingegnere Vincenzo Buonincontro e l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell’Unione Giovani Penalisti di Napoli. Il progetto intende impiegare le grandi capacita’ espresse da quella parte della manifattura locale finora dedita alla contraffazione. “Abbiamo creato e registrato il marchio “Veri Good” – spiega Sergio Pisani – con il quale, sotto la direzione del giovane stilista napoletano Francesco Visone, sotto la spinta di società di marketing e delle istituzioni, saranno commercializzati prodotti di pelletteria, ma non solo, che non avranno nulla da invidiare a quelli delle grandi griffe di moda internazionali, così tanto imitate e sempre più spesso neppure realizzati nei Paesi europei”.