Napoli, il Molo San Vincenzo passa al Comune. La sede della Marina borbonica sarà aperta alla città

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A distanza esatta di un anno dall’apertura alla cittadinanza, parte il progetto di valorizzazione del Molo San Vincenzo. Sarà firmato lunedì 10 luglio il contratto per la concessione al Comune di Napoli dell’aliquota dell’area della base navale di Napoli individuata per la realizzazione dell’opera. La presentazione alla stampa è prevista per lunedì 10 luglio, alle 10, nella sala Rolandi dell’Accademia dell’Alto Mare – base navale di Napoli, via Acton 1. Il contratto sarà firmato da Gaetano Manfredi, sindaco, e da Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi Spa, società in house del ministero della Difesa che si occupa di valorizzare gli asset del dicastero come quello immobiliare. Difesa Servizi è lo strumento di cui si avvale il ministero della Difesa per realizzare progettualità condivise (civili-militari) delle infrastrutture che presentano caratteristiche tali da permettere un impiego duale, con possibile fruibilità da parte della collettività, per contribuire alla crescita economica, sociale e culturale dei territori, favorendo la rigenerazione urbana. L’iniziativa, fortemente voluta dall’amministrazione Difesa, dal Comune di Napoli, dall’autorità di sistema portuale del Mare Tirreno Centrale e dall’Agenzia del Demanio, ha lo scopo di rendere fruibile da parte della cittadinanza un’area simbolo del waterfront partenopeo. Il Molo San Vincenzo fa parte della storia di Napoli: sede della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, lì venivano varate le navi della Marina borbonica e, fino al termine della Seconda Guerra mondiale, è stato un importante avamposto difensivo che ospitava l’arsenale e un bacino di carenaggio, mentre attualmente ospita la base navale della Marina Militare a Napoli.